I Los Angeles Lakers, privati della leadership indiscussa di LeBron James, della maestria del misterioso Luka Doncic e dell’estro di Austin Reaves, si presentavano a un avversario non proprio da meno, i Milwaukee Bucks, anch’essi sprovvisti di una delle loro stelle più brillanti, Damian Lillard. Il risultato finale lasciava ben poco spazio alle speranze dei Lakers, caduti per 89-118 in uno scontro che vide dominare incontrastato Giannis Antetokounmpo: con la sua presenza sul campo limitata a sole 29′, il giocatore greco aveva già stabilito una netta supremazia nei punti segnati, raggiungendo quota 28 con un impatto di gioco che sembrava voler riscrivere interamente le carte del confronto. La partita si presentava sin da subito come un testa a testa tra due formazioni affiancate dalla stessa qualità tecnica, con entrambe le squadre ben consapevoli di poter cambiare il corso della gara in ogni istante: tuttavia, al termine delle 40 minuti, solo i Bucks apparivano ancora in grado di controllare lo scontro, imponendo una netta superiorità ai Lakers che non riuscirono mai a rimontare la differenza.
Lakers batteutti dai Bucks con una strabiliante prestazione di Giannis Antetokounmpo.
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