Lanciata una petizione on line: “In Valle d’Aosta vogliamo ritornare, con le dovute precauzioni, all’aria aperta”

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Sergio Enrico, escursionista, fotografo, ex Presidente del Forte di Bard e un passato da sindaco di Pont Saint Martin, assieme ad un gruppo di amanti della montagna ha lanciato una petizione on line per “l’allentamento delle misure restrittive relative alle attività all’aperto” che in poche ora ha raggiunto oltre 3000 firme. A questo link si può firmare la petizione digitale che sarà inoltrata al Presidente della Regione, Renzo Testolin: in pratica si chiede di riconsiderare i limiti alle restrizioni di circolazione delle persone tenendo conto della specificità delle nostre montagne e del nostro territorio.

Spiegano i promotori dell’iniziativa:” Riteniamo che le restrizioni sulla vita all’aria aperta, a cui siamo soggetti in Valle d’Aosta, siano esagerate rispetto ai reali effetti di contagio. Vogliamo chiedere al Presidente della Regione un atto di attenzione per il benessere dei propri cittadini, è necessario cercare un’unione di intenti per imporre alla popolazione solo le norme effettivamente necessarie a fermare il contagio e non questi “arresti domiciliari” estremamente pericolosi ed a rischio di anticostituzionalità. La salute non è solo assenza di virus, ma un concetto più vasto. Quindi, sapendo che il problema proseguirà per mesi, se non per anni, chiediamo di muoverci da soli o con gli stretti familiari all’aperto ovunque si voglia purché si evitino gli assembramenti”. E sottolineano: ” Per valutare meglio l’iniziativa abbiamo contattato persone in diverse zone della Valle d’Aosta per capire se il problema è sentito.Pertanto abbiamo contattato alcune persone sul territorio e abbiamo avuto consensi da abitanti di diversi Comuni: Arvier, Aymavilles, Brusson, Challand-Saint-Anselme, Fontainemore, Gaby, La Salle, Nus, Pont-saint-Martin, Quart, Saint-Christophe, Saint-Rhemy-En-Bosses, Saint-Vincent, Verrés.
Condiviso con queste persone il disagio che sta crescendo abbiamo ritenuto utile lanciare la petizione usando uno dei sistemi on-line”.
La petizione ha questo titolo: In Valle d’Aosta vogliamo ritornare, con le dovute precauzioni, all’aria aperta. E’ disponibile all’url: http://chng.it/HKvztXTS
“Con questo atto – concludono i promotori della petizione- vogliamo solo sensibilizzare chi in questo momento è giustamente impegnato sugli aspetti sanitari ma che però deve anche valutare queste esigenze”.

Questa la petizione

Allentamento delle misure restrittive relative alle attività all’aperto

In Valle d’Aosta siamo un popolo di montanari. Siamo abituati alle fatiche e alle restrizioni, al lavoro manuale, al freddo e alla solitudine, ma non a vivere lontani dai nostri boschi, dai pascoli, dai torrenti. Un montanaro chiuso in casa si ammala nel corpo e nello spirito.

Siamo del tutto consapevoli della gravità dell’epidemia in corso, tuttavia crediamo che le misure per contenerla vadano adeguate a un territorio e a una popolazione, non abbia senso prenderle dalle città ad alta densità e semplicemente applicarle alla montagna.

Chi va a camminare nel bosco da solo o con la sua famiglia, chi va a far legna, a coltivare l’orto, chi porta il suo bambino in un prato non può contagiare né essere contagiato da nessuno. Queste attività sono i fondamenti della nostra vita quotidiana, e un bosco è luogo molto più sicuro dal virus rispetto ai supermercati o agli uffici dove ci è concesso andare. La distanza dagli altri non ci preoccupa troppo, e il mantenerla, nel prossimo futuro, diventerà una responsabilità individuale, non una legge da far rispettare a suon di multe: per cui meglio cominciare a essere responsabili fin da ora.

Premesso che la nostra richiesta vuole evidenziare un aspetto che riguarda il singolo cittadino senza invadere le altre attività previste nei decreti che sono di competenza delle associazioni di categoria.

                                                             chiediamo

Al Presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, per il benessere dei suoi abitanti e rispettando le norme sanitarie che saranno indicate, di essere trattati come cittadini adulti e consapevoli e quindi:

1.     allentare da subito le regole relative all’attività motoria, adeguandosi a quelle delle altre Regioni (eliminare il vincolo per motivi di salute) e permettere un minimo di attività di manutenzione del territorio all’aperto;

2.     permettere, ai singoli e ai componenti dello stesso nucleo familiare, di effettuare attività motoria all’aperto;

3.     le attività agricole, che sono da sempre la base che forma il tessuto culturale e tradizionale della nostra Regione, vengano permesse ai proprietari e affittuari degli appezzamenti, anche se non hanno la partita IVA e se l’orto, il frutteto o il prato da pulire non sia nei pressi dell’abitazione, purché effettuate da singolo o da componenti dello stesso nucleo familiare.

4.     Prevedere dal 4 maggio la possibilità di svolgere sport all’aria aperta ai singoli e ai componenti dello stesso nucleo familiare

5.      Prevedere nella fase successiva, entro il mese di maggio, la possibilità di svolgere sport all’aria aperta in gruppi, di non più di 5 persone, mantenendo il distanziamento sociale.

Per favore, restituiteci le nostre montagne.

Disponibili per un eventuale incontro per meglio illustrare le nostre proposte.

Questi i primi firmatari: Sergio Enrico (Pont-Saint-Martin) Anna Ravizza (Challand-Saint-Anselme), Paolo Cognetti (Brusson), Celestino Vuillermoz (Saint-Christophe), Alexis Vallet (Arvier), Ettore Champrétavy (Aymavilles), Donato Arcaro (Quart), Chantal Blanc (Brusson), Stefano Ghisafi (Fontainemore), Mien Barrel (Saint-Vincent), Marzia Verona (Nus), Gianluca Rossi (Quart), Deborah Farinet (Saint-Rhemy-En-Bosses), Alessandra Sasso (Verrès), Hélène Marguerettaz (La Salle)

Sergio Enrico

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