26 febbraio 2025 – 10:15
Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, durante un evento al cinema Orfeo, ha posto l’attenzione su una serie di temi cruciali riguardanti i diritti dei lavoratori e di coloro che non godono ancora del riconoscimento italiano. In particolare, si è discusso dei cinque quesiti referendari in programma tra aprile e giugno, quattro dei quali mirano a modificare le normative sul lavoro per contrastare la precarietà, mentre il quinto verte sulla legge per ottenere la cittadinanza italiana.La Cgil ha lanciato la campagna referendaria con lo slogan “Il voto è la nostra rivolta”, suscitando reazioni contrastanti, tra cui quella della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha espresso preoccupazione per un possibile conflitto sociale tossico. Tuttavia, Landini ha ribadito che la vera tossicità risiede nella precarietà diffusa nel Paese, nei salari bassi e nell’evasione fiscale che penalizzano i giovani e impediscono loro di vivere dignitosamente.Un altro tema affrontato è quello dell’energia, con Landini evidenziando il problema del caro bollette causato dai profitti esagerati derivanti dalla situazione in Ucraina. Il segretario generale ha criticato i governi precedenti per non aver agito per ridurre tali profitti a vantaggio delle fasce più vulnerabili della popolazione.Landini ha sottolineato l’importanza del voto come strumento di partecipazione civica e di difesa dei diritti fondamentali. Ha invitato alla mobilitazione contro le ingiustizie presenti nella società, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale per garantire una vita dignitosa a tutti coloro che dipendono dal lavoro.In un momento di incertezza e tensione sociale, Landini ha richiamato alla responsabilità delle forze politiche nel garantire un futuro migliore per tutti i cittadini. Ha enfatizzato l’importanza di superare le divisioni partitiche e concentrarsi sugli interessi comuni della collettività.