La riorganizzazione delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) in Abruzzo, e in particolare nella ASL di Teramo, è al centro di un processo di adeguamento a nuove normative nazionali e regionali, volto a ridefinire i criteri di remunerazione dei medici di medicina generale. Contrariamente a interpretazioni erronee che avrebbero potuto suggerire una revisione del ruolo o addirittura una chiusura di queste strutture, la ASL ribadisce con chiarezza l’importanza strategica delle UCCP, considerate un modello di eccellenza a livello regionale, riconosciute per la loro capillarità e la vasta gamma di servizi offerti.Il cambiamento in atto non è una questione di volontà amministrativa, ma una diretta conseguenza dell’evoluzione del quadro normativo, che si articola attorno al D.M. 77 e agli accordi collettivi nazionali dedicati ai medici di medicina generale. Questa evoluzione implica una revisione degli accordi interni, negoziati con le organizzazioni sindacali di categoria, per garantire la conformità alle nuove disposizioni.Un aspetto cruciale riguarda la gestione del personale di supporto alle UCCP. La ASL di Teramo si impegna a fornire direttamente questo personale, un elemento essenziale per la futura integrazione delle UCCP all’interno delle Case di Comunità, le nuove strutture sanitarie che rappresentano un pilastro della riforma della medicina territoriale. La strutturazione del personale si rivela fondamentale per assicurare continuità e qualità dei servizi nell’ottica di un sistema sanitario integrato.La ASL sottolinea con forza la necessità di un coinvolgimento attivo e diretto dei medici di medicina generale, superando l’intermediazione sindacale per favorire un dialogo aperto e costruttivo. A tal fine, sono stati programmati due incontri informativi, a Teramo il 14 giugno e a Roseto degli Abruzzi il 28 giugno, dedicati a chiarire nel dettaglio le nuove modalità operative e a rispondere a eventuali interrogativi. Questi momenti di confronto sono considerati imprescindibili per garantire una transizione fluida e condivisa.L’obiettivo ultimo di questa riorganizzazione è rafforzare la medicina territoriale, rendendola il primo punto di contatto e riferimento per i cittadini. Le UCCP, grazie alla collaborazione con altri professionisti sanitari, hanno dimostrato la loro capacità di rispondere a problematiche di salute complesse, offrendo un’assistenza personalizzata e continuativa. Il percorso in corso punta a consolidare questo approccio, ampliandone la portata e migliorandone l’efficienza, in un sistema sanitario sempre più orientato alla prossimità e alla centralità del paziente.
UCCP Abruzzo: Riorganizzazione per nuove norme, senza chiusure.
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