Sotto il cielo stellato di Lanciano, in un abbraccio musicale che ha unito arte e coscienza, Fiorella Mannoia ha trasformato il Parco Villa delle Rose in un palcoscenico di denuncia e speranza.
Il concerto “Fiorella Sinfonica – Live con Orchestra”, un evento promosso da Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila e ANCoS Aps Chieti con la collaborazione di Elite Agency Group, ha visto l’artista pugliese, guidata dalla direzione magistrale del Maestro Rocco De Bernardis e dall’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura, interpretare un repertorio ampio e commovente, segnato da un’accorata riflessione sulla tragedia umanitaria che affligge Gaza.
La serata, intrisa di un’atmosfera palpabile di dolore e indignazione, si è fatta più intensa quando Mannoia ha affrontato direttamente la questione palestinese.
La sua voce, potente e vibrante, ha risuonato come un grido di allarme, denunciando l’uso sistematico della fame come strumento di guerra, un atto di violenza che si configura come uno dei più gravi infanticidi della storia contemporanea.
L’artista ha espresso la consapevolezza dell’apparente fragilità di una protesta di questa natura, ammettendo che l’applauso del pubblico potrebbe non tradursi in un cambiamento immediato, ma ha sottolineato l’importanza, imprescindibile, di manifestare un rifiuto categorico, un “non nel mio nome” che esprima la dissociazione da tali atrocità.
L’apice emotivo della serata si è concretizzato con l’interpretazione a cappella de “Il disertore” di Boris Vian, un brano che incarna la ribellione contro l’autorità e l’ingiustizia, culminata in un potente inno: “Palestina libera”.
Il gesto, semplice ma denso di significato, è stato accompagnato dall’ostentazione di una maglia nera recante la scritta “Free Gaza”, un simbolo di solidarietà e di impegno civile.
La riflessione si è estesa oltre i confini geografici della crisi gazzana, toccando temi universali come la disobbedienza civile, la violenza di genere e l’importanza della memoria.
Durante l’esecuzione di “Disobbedire”, Mannoia ha posato per una foto con uno striscione portato dal pubblico, esaltando il diritto e il dovere di opporsi a leggi e sistemi ritenuti ingiusti.
Un omaggio sentito è stato dedicato a Gino Strada, fondatore di Emergency, e alla sua opera di assistenza umanitaria, sottolineando l’impegno costante di chi opera sul campo.
Non è mancato un riferimento alla fondazione “Una, nessuna, centomila”, testimoniando l’impegno dell’artista nella lotta contro la violenza sulle donne.
La serata, pur intensamente connotata da tematiche sociali e politiche, ha anche offerto un viaggio musicale attraverso il vasto repertorio di Mannoia, spaziando da brani dal ritmo coinvolgente, capaci di scatenare la danza, a melodie struggenti che toccano le corde più profonde dell’animo umano, fino a composizioni stimolanti che invitano alla riflessione.
Da “Mariposa” a “Che sia benedetta”, da “In viaggio” a “Sally”, da “Quello che le donne non dicono” a “Il cielo d’Irlanda”, l’artista ha incantato il pubblico di Lanciano, creando un’esperienza indimenticabile, un connubio perfetto tra arte, impegno e speranza.