La settantaseiesima edizione del Premio Michetti, evento pilastro del panorama artistico abruzzese e nazionale, si configura come un’esperienza immersiva che trasformerà Francavilla al Mare (Chieti) dal 26 luglio al 25 settembre. Un’edizione inedita, che abbandona l’esclusività degli spazi della Fondazione Michetti per espandersi in tutto il Palazzo San Domenico e abbracciare il tessuto urbano, segnando una svolta strategica e culturale per la città.Più che una semplice mostra, il Premio Michetti si propone come un crocevia tra memoria storica e fermento contemporaneo, un dialogo aperto tra la figura di Francesco Paolo Michetti, pittore iconico per Francavilla, e le nuove generazioni di artisti che ne perpetuano l’eredità. Venticinque creativi saranno chiamati a confrontarsi con questa complessa eredità, offrendo al pubblico una panoramica caleidoscopica delle tendenze artistiche attuali.Il concept espositivo si articola attorno a un’eco provocatoria: l’opera concettuale “Group shows kill the group” dell’artista Les Levine. Un titolo lapidario che, già negli anni ’90, smascherava le gabbie narrative imposte dalle mostre collettive, spesso costringendo gli artisti a piegarsi a interpretazioni esterne e impoverendo la singolarità delle opere. La profezia di Levine, illuminata dalla sua lettera di intenti, risuona oggi con ancora maggiore forza, invitando a ripensare il ruolo dell’artista e la natura stessa della mostra.L’amministrazione comunale, rappresentata dalla sindaca Luisa Russo e dall’assessora Cristina Rapino, insieme al neo presidente della Fondazione Michetti, Pierluigi Sacco, e il curatore Massimiliano Scuderi, sottolineano come il Premio Michetti rappresenti un investimento strategico per Francavilla. Non si tratta solamente di promuovere l’arte, ma di costruire un’identità culturale solida, un motore di sviluppo economico e un catalizzatore di orgoglio civico, specialmente per le giovani generazioni. L’apertura della Fondazione alla città e la diffusione dell’arte negli spazi pubblici testimoniano una volontà di dialogo e partecipazione che va oltre le tradizionali dinamiche istituzionali.Scuderi, curatore della mostra, intende il Premio Michetti come una piattaforma di scouting e sperimentazione, un laboratorio di idee e confronto tra artisti provenienti da diverse scuole di pensiero e con pratiche artistiche eterogenee. L’obiettivo è creare sinergie inaspettate, stimolare la riflessione critica e decostruire i canoni estetici consolidati. La mostra si configura quindi come un percorso non lineare, aperto a interpretazioni multiple e capace di cogliere la fluidità del linguaggio artistico contemporaneo, che si nutre di qualsiasi elemento e che trova la sua forza propulsiva nell’innovazione concettuale. Il Premio Michetti, in questa nuova veste, si candida a diventare un punto di riferimento imprescindibile per chi cerca un’esperienza artistica autentica e stimolante.
Premio Michetti: Arte, Innovazione e Rilancio per Francavilla
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