Il profumo della terra abruzzese, intriso di storia e di memoria, accoglie Sandra Tarullo a Scanno. Un ritorno alle radici inatteso, quasi un atto d’amore che si materializza in poche ore, trasformando il piccolo borgo montano in un crocevia di emozioni e di riconnessioni. Giunta dall’Ohio con il cuore colmo di speranza e un fascicolo di fotografie ingiallite, Sandra intraprende un percorso alla ricerca delle sue origini, un viaggio intrapreso per dare un nome e un volto alla famiglia che l’ha preceduta.La sua ricerca si dipana attraverso i registri comunali, custodi di storie silenziose, e si fa strada tra i vicoli lastricati, accompagnata dall’eco delle immagini di suo nonno Concezio, emigrato all’inizio del Novecento con un violino come unico compagno. Un violino che ha trasmesso, di generazione in generazione, l’amore per la musica e il desiderio di comprendere il passato.Sandra, adottata da neonata da una famiglia italo-americana di Connecticut, ha sempre sentito il richiamo di quella terra lontana, di quei volti sconosciuti che avevano plasmato la sua identità. La sua storia personale si intreccia con quella di suo padre adottivo, Alessandro, anch’egli figlio di Concezio, e che nel 1953 aveva avuto l’opportunità di visitare Scanno, restituendo a casa decine di fotografie che oggi fungono da preziose coordinate geografiche ed emotive.Il viaggio, un regalo commovente per il 33° anniversario di matrimonio con Doug, anch’egli adottato, si configura come una celebrazione della vita e una profonda gratitudine verso le famiglie che li hanno accolti e amati. Coincide, inoltre, con la vibrante festa di Sant’Antonio, un tripudio di colori, tradizioni e allegria che amplifica il senso di ritrovamento e di appartenenza. Un’accoglienza calorosa e spontanea travolge Sandra. I residenti, mossi da un’incuriosità genuina e da un desiderio di condivisione, si offrono di aiutarla, e in breve tempo si rivela un vasto reticolo di parenti, un legame profondo che va al di là dei confini del sangue.A facilitare questo percorso, abbattendo barriere linguistiche e gestendo gli aspetti logistici, si uniscono Phil Micali, guida turistica italo-americana dedita ai viaggi delle radici, il sindaco Giovanni Mastrogiovanni, il parroco don Luigi, e Davide Cetrone, presidente della Pro Loco. Un’équipe di volontari che testimonia l’importanza del patrimonio culturale e dell’accoglienza come motore di sviluppo e di connessione tra le comunità.Il viaggio di Sandra Tarullo trascende la semplice ricerca genealogica. È un atto di coraggio, un’esplorazione dell’anima, un inno alla resilienza e alla forza dei legami umani, un’occasione per riscoprire il significato profondo di casa e di appartenenza, un ritorno alle origini che illumina il futuro. Un viaggio che, oltre a ricongiungersi a una famiglia, rivela la ricchezza di una comunità intera, pronta ad accogliere un’anima smarrita e a condividere con lei la bellezza di un territorio intriso di storia e di tradizioni.