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martedì 18 Novembre 2025

Pescara: Luci Spente, Protesta Contro l’Aumento Parcheggi

Un segnale di silenzio e dissenso illuminerà, o meglio, oscurerà, le principali arterie commerciali di Pescara: Corso Vittorio Emanuele e Corso Umberto.

Domani sera, in un gesto simbolico e mirato, le vetrine dei negozi e delle attività artigianali spegneranno le loro luci subito dopo la chiusura, in una manifestazione di protesta organizzata dalle associazioni di categoria che rappresentano il tessuto economico locale.

Questa iniziativa, annunciata con forza, è la risposta concreta a una decisione dell’amministrazione comunale che sta generando profonda preoccupazione tra gli operatori del territorio.
La delibera in questione, che prevede un incremento generalizzato dei costi relativi alle aree di sosta a pagamento, è percepita come un colpo diretto alla vitalità del commercio e dell’artigianato pescaresi.

L’aumento dei prezzi dei parcheggi, infatti, rischia di penalizzare non solo le attività commerciali, ma anche i consumatori, disincentivando gli acquisti e limitando l’accesso alle zone più centrali della città.
L’azione di protesta non è nata spontaneamente.
È il culmine di un confronto serrato tra le principali associazioni di categoria – Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti – e il Comitato “Amici di Corso Vittorio”, un organismo che da tempo si batte per la tutela degli interessi dei commercianti.

Durante un incontro cruciale, i rappresentanti delle diverse sigle hanno espresso con chiarezza le loro preoccupazioni e hanno concordato sulla necessità di un segnale forte e unitario per sensibilizzare l’amministrazione comunale.

Alla riunione hanno partecipato figure chiave del panorama economico provinciale: Linda D’Agostino e Luciano Di Lorito (Cna), Riccardo Padovano e Vincenzina De Santis (Confcommercio), Barbara Lunelli (Confartigianato), Gianni Taucci (Confesercenti) e Antonio Di Giosafat (Comitato Amici di Corso Vittorio), testimoniando l’ampio consenso e la determinazione nell’affrontare la questione.
Oltre all’azione simbolica dello spegnimento delle luci, i promotori della protesta avanzano una richiesta specifica e urgente: la sospensione immediata degli effetti della delibera e la convocazione di un tavolo di confronto formale con le associazioni di categoria.

L’obiettivo è quello di elaborare una soluzione condivisa, che tenga conto delle reali esigenze degli operatori economici e che eviti di compromettere la competitività del commercio e dell’artigianato pescaresi.
Il gesto, pur nel suo carattere di protesta, è un appello alla responsabilità e alla collaborazione, nella consapevolezza che solo attraverso un dialogo costruttivo si potrà trovare una risposta adeguata a una sfida che coinvolge l’intera comunità.
La speranza è che questo silenzio, questa assenza di luce, riesca a illuminare le coscienze e a generare un cambiamento positivo per il futuro economico di Pescara.

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