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Pescara: svolta elettorale, il Consiglio di Stato pronto a sospendere?

La vicenda elettorale di Pescara, caratterizzata da una sospensione temporanea e da un’ordinanza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che ne annullava i risultati in 27 sezioni su 170, si appresta a subire un ulteriore, cruciale, punto di svolta.

Il Consiglio di Stato, organo di ultima istanza per le questioni di giurisdizione amministrativa, sembra orientato a sospendere l’efficacia della sentenza del TAR Pescara del 25 giugno, come anticipato dal sindaco Carlo Masci in una nota ufficiale.

Questa potenziale sospensione, in attesa della pubblicazione formale dell’ordinanza del Consiglio di Stato, rappresenta un momento di significativa incertezza amministrativa e politica per la comunità pescarese.
La decisione del TAR aveva infatti imposto la ripetizione delle votazioni in un numero considerevole di sezioni, un provvedimento attuato dal prefetto con la fissazione di nuove elezioni per il 24 e 25 agosto prossimi.
L’annullamento aveva sollevato interrogativi sulla legittimità del processo elettorale e sulla correttezza delle operazioni di scrutinio, generando un clima di profonda incertezza.
La richiesta di sospensiva era stata presentata congiuntamente dalle forze politiche di centrodestra e centrosinistra, entrambe all’opposizione nel comune di Pescara, in segno di preoccupazione per l’impatto di una decisione così radicale sul regolare svolgimento dell’amministrazione pubblica.
La tempistica, con elezioni ripetute in agosto, ha generato ulteriori disagi operativi e un onere finanziario non trascurabile per l’ente locale.

L’udienza di merito, dedicata all’esame approfondito del caso, è stata già calendarizzata per il 18 dicembre prossimo.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Masci, e i suoi organi costituenti – Giunta e Consiglio comunale – riprendono pienamente le loro prerogative e i loro poteri decisionali, sospesi di fatto dall’ordinanza del TAR.
Questa ripresa operativa è fondamentale per garantire la continuità dei servizi essenziali e la gestione ordinaria della vita amministrativa della città, in un periodo di transizione delicata.
La sospensione dell’efficacia della sentenza del TAR, se confermata, alleggerirebbe la situazione, permettendo all’amministrazione di operare con maggiore stabilità e proiettandosi verso la risoluzione definitiva della questione elettorale.

Il Consiglio di Stato dovrà ora valutare attentamente le argomentazioni presentate dalle parti coinvolte, considerando l’impatto della sua decisione sulla legalità del processo elettorale e sulla stabilità istituzionale della città di Pescara.

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