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martedì 21 Ottobre 2025

Tribunali abruzesi: proroga e riforma per la giustizia sul territorio

La recente approvazione parlamentare del disegno di legge n.

1660, che recepisce le disposizioni contenute nel decreto-legge 117/2025, sancisce un momento di respiro significativo per l’assetto della giustizia in Abruzzo.
La proroga, estesa fino al 1° gennaio 2027, delle attività giudiziarie dei tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto, rappresenta una risposta concreta a un’esigenza sentita dal tessuto sociale e economico regionale.

Come sottolineato dal coordinatore regionale della Lega e capogruppo in Consiglio Regionale, Vincenzo D’Incecco, questa decisione evince un impegno a tutelare i diritti dei cittadini e a garantire l’operatività di strutture giudiziarie di primaria importanza per il territorio.

La questione va però ben oltre una semplice proroga temporanea.
Il mantenimento di questi presìdi giudiziari non è solo un atto di vicinanza ai cittadini, ma incide direttamente sull’efficienza complessiva del sistema giudiziario abruzzese.

La dispersione di competenze e risorse, inevitabile in caso di soppressione o accorpamento forzato, comprometterebbe la capacità di risposta del sistema a fronte delle crescenti esigenze di tutela legale.

I tribunali di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto rappresentano punti di riferimento cruciali per intere comunità, garantendo un accesso alla giustizia più semplice e immediato, soprattutto in aree caratterizzate da specificità sociali ed economiche.
La proroga, tuttavia, è un intermezzo necessario in attesa di una soluzione strutturale.

L’obiettivo primario è ora l’accelerazione dell’iter legislativo del disegno di legge di riforma della geografia giudiziaria, già approvato a livello governativo.
Questa riforma, lungi dall’essere un mero riassetto burocratico, dovrebbe rappresentare un’occasione per ripensare radicalmente l’organizzazione della giustizia in Abruzzo, valutando attentamente l’impatto delle decisioni sul territorio e sulle comunità locali.

Si tratta di un processo complesso che richiede un’analisi approfondita delle dinamiche demografiche, economiche e sociali, al fine di garantire una distribuzione equa delle risorse e un accesso alla giustizia omogeneo in tutto il territorio regionale.
La riforma, pertanto, non deve limitarsi a una semplice conferma dello status quo, ma deve essere proiettata verso il futuro, anticipando le sfide poste dalla digitalizzazione della giustizia, dalla crescente complessità delle problematiche legali e dalla necessità di una maggiore specializzazione delle competenze professionali.

L’impegno a tutela di questi tribunali non può esaurirsi con una mera proroga, ma deve tradursi in un investimento strategico per il futuro della giustizia in Abruzzo, volto a rafforzare l’efficienza, l’accessibilità e l’equità del sistema giudiziario.
La Lega, come forza politica di riferimento, continuerà a vigilare sull’iter della riforma e a promuovere soluzioni che mettano al centro i diritti e le esigenze degli abruzzesi.

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