L’arte di Toulouse-Lautrec rivive in una Parigi moderna e cosmopolita, ispirando artisti contemporanei in tutto il mondo.

23 febbraio 2024 – 19:47

Visita la mostra d’arte contemporanea a Palazzo Roverella entro il 30 giugno e lasciati stupire dalle 200 opere esposte.

Il palazzo Roverella di Rovigo, nel cuore della città, custodisce fino al 30 giugno un’autentica gemma: il ritratto dell’effervescente Parigi di fine Ottocento, un momento straordinario caratterizzato da innovazione e rivoluzione che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte e oltre. Francesco Parisi spiega che l’epoca conosciuta come Belle Epoque è in realtà segnata da profondi cambiamenti sociali.Nel cuore di quella metropoli pulsante si trovava il quartiere di Montmartre, con le sue viuzze intrecciate come paglia, dove Henri de Toulouse-Lautrec trascorse gli anni più intensi e tumultuosi della sua breve esistenza. La mostra dedicata a quest’artista poliedrico, scomparso prematuramente a soli 37 anni a causa di una malattia genetica e travolto dall’alcolismo e dalle passioni, non solo racconta i molteplici aspetti della sua creatività ma li restituisce alla realtà che li ha ispirati in modo autentico e originale.L’esposizione riporta l’artista al centro del suo contesto, evidenziando la sua capacità visionaria nell’intuire i fili conduttori del futuro attraverso schizzi, disegni, manifesti e dipinti che spaziano dalla vivacità delle ballerine del Moulin Rouge alla disperazione delle periferie industrializzate. Toulouse-Lautrec si distingueva per il suo approccio non legato a correnti specifiche ma guidato dall’intelligenza acuta e quasi profetica dell’innovazione.Oltre alle opere dell’artista principale, la mostra ospita capolavori dei suoi maestri come Corman e pittori amati come Degas, insieme ai suoi contemporanei Boldini e De Nittis. Curata da esperti del calibro di Jean-David Jumeau-Lafond, Francesco Parisi e Fanny Girard – direttore del museo dedicato all’artista ad Albi -, l’esposizione offre approfondimenti tematici che aprono nuove prospettive sulla figura dell’artista e sul contesto storico in cui operava.Particolarmente rilevante è la sezione dedicata al movimento artistico “Les Arts Incohérents”, anticipatore delle tecniche avanguardistiche del Novecento. Opere ritenute perdute sono state rinvenute nel 2018 nella cantina di un discendente degli artisti e vengono ora esposte per la prima volta, tra cui la prima opera monocroma della storia. Grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e di Intesa Sanpaolo, Palazzo Roverella diventa un luogo di ricerca culturale con basi scientifiche solide.In sintesi, questa mostra va oltre le esposizioni superficiali degli ultimi decenni su Toulouse-Lautrec offrendo una visione approfondita ed esaustiva della sua arte e del contesto artistico in cui operava.

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