28 marzo 2024 – 11:54
L’artigianato di qualità ritorna in auge, nonostante la scarsità di manodopera disponibile.
Durante il periodo pasquale, le tradizioni culinarie tornano in primo piano, soprattutto nel settore dolciario, che si distingue per la sua forte vocazione artigianale. Tuttavia, c’è una carenza di manodopera evidente, soprattutto nelle regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, dove ben 1.160 pasticceri, panettieri e pastai artigiani sono difficili da trovare, rappresentando solo il 55,2% di quelli richiesti dalle imprese secondo quanto denunciato da Confartigianato.”I maestri pasticceri, panificatori e pastai insieme ai loro preziosi collaboratori costituiscono un’eccellenza che non possiamo permetterci di perdere. Se vogliamo continuare a godere dei nostri festeggiamenti con prodotti tipici di altissima qualità derivanti dalla ricerca delle materie prime e dall’abilità artigianale, dobbiamo affrontare la questione della manodopera. Da tempo ci stiamo impegnando per coinvolgere i giovani nel settore mostrando loro gli aspetti più accattivanti”, afferma Marco Vacchieri, referente dolciario di Confartigianato Torino.In Piemonte sono attive 3.760 attività tra pasticcerie e imprese del settore dolciario legate alle tradizioni pasquali – che includono pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato e confetteria – caratterizzate da una marcata impronta artigianale: ben 2.931 di queste attività sono gestite in modo artigianale (78%).Confartigianato spiega che nonostante alcune tensioni sui prezzi delle materie prime persistano sul mercato, si nota un deciso rallentamento dell’aumento dei prezzi nella produzione dolciaria: a febbraio i prezzi dei prodotti alimentari sono cresciuti del 4%, mentre quelli della pasticceria fresca hanno registrato un aumento inferiore (+3,3%), in calo rispetto al +3,9% di gennaio e al +4,2% di dicembre 2023.