L’attacco subdolo al presidente dell’associazione dei familiari delle vittime nel giorno dedicato alla commemorazione degli 85 morti e dei 200 feriti nella strage neofascista di Bologna è un gesto riprovevole e privo di sensibilità. Le sentenze emesse in merito alla strage e alla sua matrice neofascista ed eversiva non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni, bensì attestano con chiarezza quanto accaduto, contrariamente a quanto insinuato nella comunicazione proveniente da Palazzo Chigi. È sconcertante e preoccupante che la presidente del Consiglio abbia scelto proprio quella giornata per innescare polemiche e attaccare Paolo Bolognesi.La segretaria del Pd Elly Schlein ribadisce il suo sostegno e la riconoscenza verso i familiari delle vittime che hanno instancabilmente cercato la verità fin dal tragico 2 agosto di oltre quattro decenni fa, ottenendo grazie alla determinazione di coloro che hanno condotto le indagini e i processi, sentenze inequivocabili che delineano i fatti e individuano le precise responsabilità.Schlein evidenzia come colui che guida una comunità dovrebbe mirare a ricucire le fratture, lenire le ferite, mentre Meloni agisce in modo opposto: divide anziché unire, alimenta conflitti interni anziché promuovere l’armonia. È lampante che non sia all’altezza di guidare il nostro Paese.
L’attacco subdolo al presidente dell’associazione dei familiari delle vittime nel giorno della commemorazione degli 85 morti e dei 200 feriti nella strage neofascista di Bologna è un gesto riprovevole. Le sentenze emesse confermano la matrice neofascista ed eversiva, contrariamente a quanto insinuato da Palazzo Chigi. È preoccupante che la presidente del Consiglio abbia scelto quella giornata per attaccare Paolo Bolognesi. La segretaria del Pd Elly Schlein sostiene i familiari delle vittime e critica Meloni per dividere anziché unire, non all’altezza di guidare il Paese.
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