18 luglio 2024 – 14:45
L’avvocata Giulia Bongiorno, figura di spicco nel panorama legale italiano e senatrice, ha rilasciato dichiarazioni enigmatiche e suggestive al termine di un’udienza presso il tribunale di Tempio Pausania. La sua difesa riguarda una delicata vicenda che coinvolge una giovane italo-norvegese accusatrice e quattro ragazzi genovesi, tra cui Ciro Grillo, figlio del noto comico Beppe Grillo. L’accusa è di violenza sessuale di gruppo, avvenuta in una villetta a Porto Cervo nella notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019.Durante l’udienza a porte chiuse, l’avvocata Bongiorno ha incalzato uno degli imputati, Francesco Corsiglia, con una serie di domande serrate per oltre due ore. Il focus è stato posto sullo scambio di messaggi e chat tra la ragazza e i suoi presunti aggressori nei giorni successivi all’evento traumatico. La difesa si interroga sul motivo per cui non sia stata presentata alcuna denuncia per calunnia nei confronti della giovane accusatrice, nonostante le gravissime accuse mosse contro Corsiglia e gli altri tre amici.La versione della difesa degli imputati si scontra frontalmente con le affermazioni della studentessa italo-norvegese, che sostiene di essere stata vittima di abusi sessuali quella notte in Costa Smeralda dopo una serata trascorsa in discoteca. Mentre l’avvocata Bongiorno esce dall’aula lasciando un alone di mistero attorno alle nuove prove emerse durante l’udienza, Corsiglia prosegue nel rispondere alle interrogazioni dell’avvocato della parte civile Dario Romano.Il caso rimane avvolto da un velo di segretezza e ambiguità, mentre la verità tenta faticosamente di emergere dal groviglio delle testimonianze contraddittorie e delle prove contrastanti presentate dalle parti coinvolte. Resta da vedere quale sarà l’esito finale di questa complessa vicenda giudiziaria che tiene col fiato sospeso l’opinione pubblica italiana.