L’importanza della spesa per la difesa all’interno della Nato è un tema cruciale che coinvolge tutti gli alleati dell’Alleanza. Mark Rutte, segretario generale della Nato, ha ribadito con forza l’obiettivo di destinare almeno il 3% del Pil alla difesa, invitando gli stati membri a impegnarsi maggiormente in questo ambito strategico.Nel corso del 2024, i paesi europei e il Canada hanno investito complessivamente 485 miliardi di dollari in difesa, registrando un significativo aumento del 20% rispetto all’anno precedente. È emerso che ben due terzi degli alleati hanno allocato almeno il 2% del loro Pil per la sicurezza nazionale.Rutte ha espresso fiducia nel fatto che sempre più nazioni aderenti alla Nato raggiungeranno e supereranno l’obiettivo del 3% entro il 2025, sottolineando la necessità di un impegno condiviso e rafforzato nell’ambito della difesa collettiva. Il segretario generale ha enfatizzato l’urgenza di incrementare gli investimenti e le risorse destinate alla sicurezza, evidenziando la volontà di perseguire una maggiore coesione tra gli alleati per affrontare le sfide globali in modo efficace e unitario.
L’aumento degli investimenti per la difesa all’interno della Nato: obiettivo del 3% del Pil entro il 2025
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