13 febbraio 2025 – 02:45
Le città, con la loro capacità di adattamento e resilienza, si stanno rivelando attori chiave nella gestione delle crisi globali e nell’affrontare le sfide del nostro tempo. La diplomazia internazionale non è più appannaggio esclusivo degli Stati, ma vede nelle amministrazioni locali dei veri e propri motori di cambiamento. Torino, con il suo sindaco Stefano Lo Russo in prima linea per i rapporti internazionali, si pone come esempio di come la collaborazione tra enti locali e istituzioni sovranazionali possa portare a risultati concreti ed efficaci.La sinergia tra la Chiesa e le istituzioni politiche rappresenta un’opportunità unica per promuovere politiche di coesione sociale volte a contrastare il declino demografico e favorire l’integrazione delle comunità immigrate. L’Europa, in un contesto di crescente competizione globale tra Stati Uniti e Cina, deve ridefinire la propria grammatica politica per mantenersi competitiva sul fronte economico, politico e culturale.Il rafforzamento dei valori europei all’interno del continente è fondamentale per garantire una posizione forte sul palcoscenico internazionale. Investire nelle famiglie, sostenere la natalità e promuovere una visione inclusiva dell’immigrazione sono passaggi essenziali per assicurare la sostenibilità economica e sociale dell’Europa nel lungo periodo.La questione della cittadinanza non può essere trascurata: riconoscere i diritti a coloro che contribuiscono attivamente alla società è un passo fondamentale verso una maggiore coesione sociale ed economica. Il concetto di ius soli potrebbe rappresentare l’obiettivo finale da perseguire, ma partire dall’ius scholae potrebbe essere un primo passo concreto per superare le resistenze politiche presenti.In un mondo sempre più interconnesso e complesso, le città si ergono come luoghi privilegiati per lo sviluppo di reti solidali e progetti cooperativi che vanno al di là delle barriere nazionali. È proprio attraverso queste azioni concrete che si possono affrontare le sfide globali in maniera efficace ed umanitaria, dimostrando che il futuro della diplomazia risiede nella capacità delle comunità locali di agire con determinazione e responsabilità verso un mondo migliore.