29 aprile 2024 – 22:12
Il libro di Pierluigi De Lauro, intitolato “Le storie di Pigi. Milano e Roma tra il ’68 e la svolta della Bolognina”, rappresenta un affascinante viaggio attraverso la vita di un giovane di sinistra che ha vissuto esperienze intense e significative in due città simbolo dell’Italia contemporanea. Attraverso le pagine del libro, emerge il ritratto di un uomo che ha saputo trasformare le sfide e le contraddizioni del suo tempo in opportunità di crescita personale e politica.La narrazione si apre sulle memorie di un ragazzo che ha visto l’Italia cambiare sotto i suoi occhi, passando da Mario Capanna a Matteo Renzi, testimoniando così gli avvenimenti cruciali che hanno segnato la storia recente del nostro Paese. La svolta della “Bolognina” diventa il punto di svolta per il protagonista, che si trova ad affrontare nuove sfide e a riconsiderare le proprie convinzioni politiche alla luce dei cambiamenti in atto.De Lauro ci introduce nel mondo affascinante della sua giovinezza intrisa di ideali, impegno sociale e incontri determinanti. L’autore racconta con sincerità e partecipazione le tappe fondamentali della sua esistenza: il trasferimento da Roma a Milano come “migrante per così dire ‘di lusso'”, l’incontro con una realtà urbana diversa ma altrettanto stimolante, il lavoro al giornale “Il Giorno” che lo porta a confrontarsi con le dinamiche della stampa nazionale.Attraverso le parole dell’autore emergono anche riflessioni profonde sulla violenza politica degli anni Settanta e Ottanta, sulle scelte morali complesse che ha dovuto affrontare durante la sua militanza politica. Il percorso di Pigi si intreccia con quello dell’Italia contemporanea, fatta di cambiamenti epocali e nuove sfide da affrontare.Il libro si conclude con una riflessione sulla necessità di mantenere viva la memoria storica delle lotte passate per non dimenticare i valori su cui si fonda la democrazia italiana. Attraverso le pagine del libro emerge la figura di un intellettuale impegnato, capace di guardare al futuro senza dimenticare le radici del proprio passato.