Dopo un’assemblea elettiva turbolenta, caratterizzata da cinque votazioni infruttuose e una spaccatura evidente tra i club partecipanti, la Lega Serie B si trova ancora senza un nuovo presidente. Mauro Balata, il candidato che non è riuscito a ottenere il quorum necessario nelle votazioni precedenti, esce indebolito ma non ufficialmente sfiduciato dalla situazione attuale.L’atmosfera si fa densa di tensione mentre alcune società influenti come Palermo, Bari, Cremonese, Reggiana e Sampdoria cercano di trovare una strategia comune per affrontare la situazione. L’obiettivo di rinviare l’assemblea elettiva viene raggiunto attraverso votazioni a vuoto, con il ritiro della candidatura di Beppe Dossena che lascia sul campo solo Balata e Vittorio Veltroni come contendenti.Le votazioni successive confermano la mancanza di consenso intorno alla figura del nuovo presidente: dieci voti per Balata nella prima tornata, undici nella seconda ma mai abbastanza per raggiungere il quorum richiesto. La fumata nera segna l’incertezza che avvolge l’assemblea e porta alla decisione unanime di rinviare tutto al prossimo mese.La composizione del consiglio sembra giocare un ruolo determinante nelle dinamiche interne all’assemblea, con alcune forze politiche già schierate in favore o contro determinati candidati. Balata cerca di ricompattare le fila mentre si profila un futuro incerto per Veltroni e la possibilità di nuove sorprese prima della prossima assemblea fissata per ottobre.Il tempo stringe per presentare nuove candidature e la pressione aumenta su tutti i protagonisti coinvolti in questo intricato gioco di potere. Restano molte incognite sul futuro della Lega Serie B e sulla capacità delle varie fazioni di trovare un accordo che possa portare stabilità e unità nell’organizzazione calcistica italiana.
Lega Serie B: Tensione e incertezza dopo assemblea elettiva turbolenta
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