Antonio Tajani e Maurizio Lupi, due leader della maggioranza, hanno riportato in auge la discussione su una legge elettorale proporzionale che preveda l’indicazione del premier in un chiaro contesto bipolare. Tajani si è espresso a favore di un sistema proporzionale in cui le forze politiche possano indicare il candidato primo ministro, magari seguendo un modello simile a quello delle regioni. Ha sottolineato l’importanza delle preferenze, avendo già esperienza con esse nelle elezioni europee. Tuttavia, ha anche aperto alla possibilità di esplorare diverse formule, come ad esempio quella del capolista bloccato seguito dalle preferenze, pur mantenendo il bipolarismo come elemento cardine del sistema.Dall’altra parte, Maurizio Lupi ha sostenuto la necessità di una legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza, che includa l’elezione diretta del premier e l’introduzione delle preferenze. Ha proposto un modello ispirato alle regioni che assicuri sia governabilità che rappresentanza. Secondo Lupi, le preferenze consentirebbero ai cittadini di riacquistare il potere decisionale nel selezionare i propri rappresentanti politici.Entrambi i leader hanno evidenziato l’importanza di trovare un equilibrio tra rappresentatività e stabilità governativa nel nuovo sistema elettorale da adottare, aprendo così la strada a un dibattito costruttivo all’interno della coalizione di centrodestra.
Legge elettorale proporzionale: Tajani e Lupi propongono nuovi modelli per indicare il premier
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