Il Consiglio dei Guardiani in Iran ha finalmente approvato il disegno di legge per il “sostegno alla famiglia basato sulla promozione della cultura della castità e del velo”, che è stato presentato al Parlamento di Teheran. Questo provvedimento, inviato al Consiglio dei Guardiani ben tre volte prima di essere finalmente approvato, prevede sanzioni severe per le donne che non rispettano l’obbligo di indossare l’hijab in pubblico. Le punizioni vanno dalle multe alle restrizioni sull’uso di internet, fino ad arrivare alla reclusione, alla confisca del veicolo e al divieto di lasciare il Paese per coloro che promuovono la nudità e l’indeceza attraverso i social media.Questa nuova legge sul velo ha scatenato un dibattito acceso in Iran, dove l’obbligo di indossare il velo è una questione controversa da tempo. Due anni fa, la morte tragica di Mahsa Amini, una giovane curda di soli 22 anni deceduta mentre era in custodia della polizia morale per non aver indossato correttamente il velo, scatenò proteste anti-governative che durarono mesi.La decisione del Consiglio dei Guardiani rappresenta un passaggio significativo nella politica iraniana riguardante la moralità pubblica e i diritti delle donne. Sarà interessante osservare come questa nuova legge influenzerà la società iraniana e se porterà a ulteriori tensioni tra il governo e i cittadini contrari a queste restrizioni sui costumi vestimentari femminili.
Legge sul velo in Iran: approvata dal Consiglio dei Guardiani, scatena polemiche e proteste.
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