Legge sulla sicurezza: polemiche sull’inasprimento delle pene per blocco strade

Il governo sta attualmente discutendo un disegno di legge sulla sicurezza che prevede pene fino a un mese di carcere per chi blocca una strada da solo e da sei mesi a due anni se il reato viene commesso da più persone riunite. Le proposte di modifica dell’opposizione sono state bocciate, mentre la Lega ha ritirato un emendamento che proponeva sanzioni anche per i promotori e gli organizzatori. Secondo l’articolo 11 del ddl, attualmente invariato, la legge prevede solo una multa che varia da mille a quattromila euro.Le opposizioni hanno criticato duramente questa misura, definendola una compressione del diritto di manifestare. Il capogruppo di Avs in commissione Giustizia, Devis Dori, ha dichiarato che si tratta di un provvedimento scritto da qualcuno con un manganello in mano anzicheeacute; con una penna, definendolo una “follia” che criminalizza la nonviolenza. Anche il Pd ha espresso preoccupazione sull’eccessiva repressione del diritto a manifestare, sottolineando come studenti impegnati in sit-in potrebbero rischiare fino a due anni di reclusione. Questo clima di tensione politica evidenzia le divergenze su come gestire il bilancio tra sicurezza pubblica e libertà civili nella società contemporanea.