29 agosto 2024 – 20:46
Nel racconto di Sergio Rubini, Giacomo Leopardi viene dipinto come un personaggio moderno, intelligente, spiritoso e vivace, lontano dall’immagine tradizionale di un uomo cupo e malinconico. Rubini si concentra sulla morfologia del pensiero di Leopardi, evidenziando la sua costante ricerca della bellezza e della vita, nonché il suo spirito comico spesso trascurato. Contrariamente alle interpretazioni limitate che lo hanno etichettato in modi diversi, Leopardi non era né un patriota né un nichilista; piuttosto soffriva per l’assenza di Dio anziché rinnegarlo.Rubini sottolinea anche il lato visionario di Leopardi, anticipando con la sua critica sociale del XIX secolo concetti attuali come l’intelligenza artificiale. L’autore afferma di non aver inventato un nuovo Leopardi, ma di aver semplicemente restituito la complessità e la ricchezza del suo pensiero spesso ridotto a stereotipi convenzionali.La serie televisiva ha richiesto coraggio nel prendersi alcune libertà narrative per enfatizzare gli aspetti più significativi dell’intellettuale Leopardi. Rubini fa riferimento al film ‘Amadeus’ per illustrare come sia possibile reinterpretare storicamente una figura senza distorcerne il messaggio essenziale. Pietro Giordani emerge come uno dei principali sostenitori di Leopardi, fungendo da mentore senza esercitare controllo su di lui come fece Monaldo.Nella miniserie, Leonardo Maltese interpreta magistralmente Giacomo Leopardi, affiancato da Alessio Boni nel ruolo del padre austero e Valentina Cervi nella parte della madre amorevole. Giusy Buscemi è l’amata Fanny Targioni Tozzetti, Cristiano Caccamo l’amico Antonio Ranieri e Alessandro Preziosi Don Carmine. Grazie al sostegno della Regione Marche, questo ritratto innovativo e coinvolgente del grande poeta italiano promette di far rivivere la sua complessa personalità e il suo straordinario contributo alla cultura mondiale.