15 settembre 2024 – 08:01
La scomparsa avvenuta di Sergio Musumeci lunedì scorso è stata annunciata dalla moglie Francesca e dai figli Paolo, JeanClaude, Maurizio, Alessandra e Gabriel durante i funerali. La casa editrice omonima nacque nel 1967 all’interno dell’azienda tipografica valdostana fondata dal defunto. In oltre cinquant’anni di attività, l’editrice è stata guidata dal figlio Paolo a partire dal 2013 e ha dato vita a una decina di collane con tematiche locali e nazionali. L’elenco delle pubblicazioni si è ampliato abbracciando diversi filoni. La collana dedicata alla natura, inaugurata da Parchi nazionali e zone protette di Fulco Pratesi, ha aperto la strada alla conoscenza della bellezza naturalistica. Fiori e piante medicinali di Aldo Poletti ha rappresentato un nuovo traguardo nel campo della salute naturale, con traduzioni in diverse lingue europee come francese, tedesco, spagnolo e olandese.L’editrice ha contribuito alla diffusione di opere significative come il Nouveau dictionnaire de patois valdôtain di Aimé Chenal e Raymond Vautherin, che ha arricchito il patrimonio linguistico locale. Arte sacra in Valle d’Aosta è un’altra opera di rilievo presentata grazie all’impegno dell’editrice: il volume espone i tesori della Diocesi di Aosta catalogati e recensiti da monsignor Edoardo Brunod e don Luigi Garino.Il lascito culturale lasciato dall’editore defunto rimarrà vivo attraverso le opere pubblicate che hanno contribuito a valorizzare la storia, la natura e la cultura della regione valdostana. La passione per la conoscenza e la valorizzazione del territorio traspare chiaramente dalle pubblicazioni curate dall’editrice nel corso degli anni. La sua eredità letteraria continuerà a ispirare generazioni future ad approfondire la bellezza e la ricchezza della Valle d’Aosta attraverso le pagine dei libri da lui promossi con dedizione e competenza.
