La prospettiva economica per l’anno in corso sembra delinearsi come contenuta, secondo le informazioni ufficiali fornite dal governo all’indomani della vigilia del Consiglio dei Ministri (cdm), il quale si accingeva a esaminare il Documento di Finanza Pubblica, un documento fondamentale per la programmazione economica. Le previsioni di crescita economica attestano un aumento di appena lo 0,6% del Pil, coerente con le recenti stime fornite da Bankitalia, il quale è stata autorevole nell’avvertire della necessità di contenimento delle aspettative per non incorrere in squilibri nel quadro macroeconomico.Sembra che l’esecutivo stia prendendo un’azione prudenziale nella gestione del patrimonio pubblico, imponendosi una rigorosa disciplina contabile. Questa mossa è volta a rassicurare il mercato sulla serietà dell’amministrazione e sulle strategie di finanziamento attivate per sostenere la crescita economica. Le fonti più vicine alla cerchia governativa spiegano che l’approccio da adottare sarà rigoroso e tecnico, escludendo dal Documento eventuali proposte programmatiche, nonché previsioni di spesa per l’ammodernamento dell’apparato militare.Il Documento è destinato a modificarsi nel suo nome, divenendo formalmente noto come “Documento di Finanza Pubblica” (Dfp) in seguito ad un’integrazione normativa. Questa evoluzione normativa vuole conformarsi alle direttive europee relative alla politica economica e al controllo di bilancio emesse dalla Unione Europea nel 2024, oltre che a quelle contenute nella Legge di Contabilità del 2009.Il Dfp seguirà dunque un modello strutturale ben preciso, articolato in due sole sezioni, come da prescrizioni normative. Non si tratta qui di scelte discrezionali bensì piuttosto dell’obbligo imposto dalle leggi vigenti e dai trattati europei.
L’Esecutivo si muove con prudenza: il Documento di Finanza Pubblica sarà un documento contabile rigoroso, pronto per le direttive europee.
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