L’Unione Europea si trova attualmente di fronte a una scelta cruciale: o accelera il processo di integrazione o accetta il declino. Questo è il cuore del discorso sia di Draghi che di Letta. È evidente che la struttura dell’UE rappresenti un ostacolo, con istituzioni comunitarie che si rivelano sempre più lente nel prendere decisioni rispetto alle sfide politiche imposte dal nuovo contesto internazionale, come la transizione ecologica e l’impegno crescente nel settore della sicurezza e della difesa.Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato tali questioni durante il suo intervento al XX Foro di Dialogo Spagna-Italia a Barcellona tramite videocollegamento. Ha evidenziato la complessità che Italia e Spagna hanno involontariamente affrontato nel complicato processo di selezione e approvazione dei commissari europei. La lentezza e la complessità con cui si muovono le istituzioni europee risultano in netto contrasto con la velocità con cui agiscono altri attori globali in Asia e Nord America.È quindi fondamentale per l’Europa superare queste difficoltà strutturali e rafforzare il proprio ruolo sul palcoscenico internazionale, affrontando con determinazione le sfide del futuro e garantendo una maggiore coesione interna per favorire un’efficace presenza globale.”
L’Europa deve superare le difficoltà strutturali per rafforzare il suo ruolo globale.
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