Soglie: Arte e Memoria nella Torre di Sinis

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Riconsiderare il destino di un’eredità bellica, trasmutandola in un’oasi di incontro e dialogo culturale: è l’ambizioso progetto che anima la Fondazione Mont’e Prama.

Il cuore pulsante dell’iniziativa è “Soglie”, un ciclo di installazioni artistiche ideato e curato da Luca Cheri, concepito come un’immersione sensoriale e intellettuale negli spazi suggestivi della Torre di San Giovanni di Sinis.
La Torre, testimone silenziosa di epoche passate, di conflitti e di presidi strategici, viene qui ri-significata.
Non più baluardo di difesa, ma palcoscenico per l’espressione artistica contemporanea.
Il titolo “Soglie” rimanda proprio a questa transizione, a questo passaggio da una funzione primaria legata alla sorveglianza e al controllo a una vocazione nuova, orientata all’apertura, all’ospitalità e alla condivisione.
Le installazioni, create appositamente per dialogare con l’architettura e il paesaggio circostante, non sono semplici opere d’arte, ma veri e propri dispositivi di mediazione culturale.

Invitano lo spettatore a riflettere sulla storia del luogo, sulle sue stratificazioni temporali e sulle relazioni complesse tra potere, territorio e identità.
Cheri, nel suo approccio curatoriale, mira a creare un percorso esperienziale che trascenda la mera fruizione estetica.

Ogni opera è pensata come un punto di partenza per una riflessione più ampia sulla condizione umana, sulla fragilità delle certezze e sulla necessità di costruire ponti tra culture e generazioni.

Il progetto “Soglie” si configura quindi come un atto di resilienza culturale, un tentativo di riconciliare il passato con il presente e di proiettare uno sguardo verso il futuro.
Un futuro in cui i luoghi della memoria non siano più legati a conflitti e divisioni, ma diventino spazi di incontro, di crescita e di ispirazione per tutti.

La Fondazione Mont’e Prama, attraverso questa iniziativa, dimostra un impegno profondo verso la valorizzazione del patrimonio culturale sardo, non solo materiale, ma anche immateriale, fatto di storie, di tradizioni e di esperienze condivise.

Un impegno che si traduce in un’offerta culturale innovativa e accessibile, capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo e di stimolare un dibattito aperto e costruttivo.
La Torre di San Giovanni, grazie a “Soglie”, ritrova finalmente la sua voce, un canto nuovo che celebra la creatività, la tolleranza e la speranza.

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