Limitare l’accesso a smartphone e social media per i giovani: un appello per la tutela dell’infanzia.

Gli esperti Daniele Novara e Alberto Pellai hanno lanciato un appello al governo italiano affinché si adoperi per garantire che nessun giovane possa avere accesso a uno smartphone personale prima di compiere 14 anni e che non sia consentito aprire un profilo sui social media prima dei 16 anni. Questa richiesta, sottolineata anche da altri firmatari della petizione giunta oggi su Change.org, mira a promuovere una maggiore tutela dei bambini e degli adolescenti nei confronti dell’utilizzo e dell’esposizione ai dispositivi tecnologici. L’obiettivo è quello di limitare l’impatto negativo che l’eccessiva presenza di smartphone e social media può avere sullo sviluppo psicologico e relazionale delle giovani generazioni. La proposta di introdurre restrizioni sull’utilizzo dei dispositivi digitali fin da una giovane età si basa su studi e ricerche che evidenziano i rischi legati alla dipendenza tecnologica, all’isolamento sociale e alla perdita di abilità comunicative tipiche dell’età giovanile. In un contesto in cui la tecnologia occupa sempre più spazio nella vita quotidiana, è fondamentale adottare misure preventive per proteggere il benessere emotivo e cognitivo dei ragazzi, favorendo un equilibrio tra l’uso responsabile delle nuove tecnologie e il mantenimento di relazioni interpersonali significative. La sensibilizzazione sull’importanza di educare all’utilizzo consapevole degli strumenti digitali sin dalla prima infanzia rappresenta dunque un passo cruciale verso la costruzione di una società digitale più equilibrata e inclusiva, in cui i giovani possano crescere in modo armonioso e sicuro nell’era dell’iperconnessione virtuale.