13 giugno 2024 – 13:30
L’importanza della flessibilità riflessiva è un concetto cruciale da tenere a mente. Significa possedere e valorizzare ciò che gli anni di scuola ci hanno insegnato, aver compreso e saputo fare collegamenti tra le nozioni acquisite. Il mero accumulo di conoscenze non interessa più alla nuova generazione di studenti: lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, durante l’intervista con Marcello Foa su Rai Radio 1 dal titolo “Scuola un anno dopo: cosa cambia davvero”. Un tema sempre più rilevante è quello delle disabilità, un argomento serio che richiede un approccio deciso. Le famiglie devono poter chiedere alla scuola se il figlio con disabilità ha avuto una buona esperienza con l’insegnante di sostegno e garantire così la continuità didattica, ha sottolineato il ministro. Cambiare insegnante di sostegno ogni anno può rappresentare un trauma significativo per il ragazzo.Attualmente, ci sono 85 mila insegnanti di sostegno senza la dovuta specializzazione. È stato avviato un percorso per garantire questa specializzazione agli insegnanti di sostegno, come spiegato da Giuseppe Valditara. È nostro dovere includere i ragazzi svantaggiati fin dall’inizio. Una delle principali battaglie è stata quella di investire 550 milioni di euro nell’agenda sud e nord, rivelando anche situazioni critiche come la dispersione scolastica maggiore in alcune scuole della periferia milanese rispetto a quella campana.Durante l’intervista, il ministro Valditara ha affrontato anche il tema del bullismo e la necessità di trasformare le sospensioni in opportunità educative: quale senso ha lasciare a casa per dieci giorni un ragazzo che compie atti violenti? Oggi sembra quasi un premio per lui. Se fosse successo 60 anni fa, i genitori si sarebbero comportati diversamente. È quindi fondamentale coinvolgere i giovani in attività civiche volte a promuovere la solidarietà verso gli altri.
