18 aprile 2024 – 22:45
Dopo un lungo periodo di ingiusta detenzione, l’imprenditore Erminio Dedodato di Vergiate ha finalmente ottenuto giustizia. Inizialmente arrestato e trascorso cinque mesi in carcere seguiti da due mesi agli arresti domiciliari, Dedodato è stato infine assolto con formula piena. La Corte d’appello di Milano ha riconosciuto la sua innocenza e gli ha assegnato 60mila euro come riparazione per il danno subito durante la detenzione ingiusta.Tutto era iniziato con un’indagine della Polizia che lo aveva coinvolto in un presunto giro di spaccio di droga nel luglio 2020. Tuttavia, fin da subito era emerso che Dedodato non aveva alcun legame con quell’attività illecita. Un’albanese di 43 anni si era prontamente autoaccusato della proprietà dei due chili di cocaina trovati presso un deposito dell’azienda di Dedodato, escludendo qualsiasi coinvolgimento dell’imprenditore.Nonostante le prove a favore di Dedodato fossero chiare sin dall’inizio, le autorità giudiziarie avevano deciso per la custodia cautelare e successivamente il rinvio a giudizio. Solo grazie all’impegno dell’avvocato Daniele Galati è stato possibile dimostrare l’innocenza del cliente e ottenere la meritata assoluzione.Dopo aver perso una consistente attività economica a causa dell’ingiusta detenzione, Dedodato potrà ora ricominciare grazie alla compensazione economica stabilita dalla Corte d’appello di Milano. Nonostante il risarcimento sia inferiore alle richieste iniziali, rappresenta comunque un passo importante verso la ripresa della sua vita professionale e personale.Dedodato ha vissuto un vero e proprio incubo durante quei giorni in cui si è visto privato della libertà e delle sue attività lavorative. Ora, finalmente libero da ogni accusa, può guardare al futuro con speranza e fiducia nel sistema giudiziario che alla fine ha ristabilito la sua reputazione e dignità.
