“L’innocenza premiata”: un capolavoro cinematografico da imitare nelle scuole di cinema

Date:

06 settembre 2024 – 13:45

Il cinema italiano degli ultimi anni è spesso criticato per la scarsa qualità delle sceneggiature, ma c’è un film che si distingue per la sua eccellenza e dovrebbe essere preso ad esempio nelle scuole di cinema: “L’innocenza premiata”, vincitore al Festival di Cannes. Diretto dal talentuoso regista giapponese Hirokazu Koreeda, il film “Un affare di famiglia” racconta la storia commovente di una madre single che si preoccupa per il figlio e si rivolge alla preside della scuola. Ambientato in una tranquilla cittadina giapponese, il film offre diversi punti di vista che coinvolgono emotivamente lo spettatore, rendendolo un’opera imperdibile.D’altra parte, “Taxi Monamour” è un film da evitare per chi soffre di insonnia, poiché rischia di far abbassare le palpebre anche a chi ha resistito come Christian Bale nel film “L’uomo senza sonno”. La storia dell’amicizia tra due donne a Roma, la cameriera Anna e la badante ucraina Nadia intenzionata a tornare in patria nonostante la guerra, potrebbe sembrare intrigante ma risulta piuttosto noiosa e priva di spessore. Il regista Ciro De Caro cerca di ritrarre la monotona vita quotidiana delle protagoniste, interpretate con bravura dalle attrici Rosa Palasciano e Yeva Sai, ma il risultato è una narrazione confusa e prolissa che non riesce a coinvolgere pienamente lo spettatore.Inoltre, la durata eccessiva del film (ben 110 minuti che sembrano interminabili) contribuisce a rendere l’esperienza cinematografica ancora più pesante. In confronto alla confusione della trama di “Taxi Monamour”, persino il programma mattutino scombinato della Rai sembra più coerente.

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