31 ottobre 2024 – 12:15
Il lungo interrogatorio durato quattro ore ha confermato la correttezza delle azioni svolte durante la perquisizione del cellulare di Demba Seck, calciatore del Torino ora in prestito al Catanzaro. Le accuse di revenge porn mosse nei confronti dell’ex fidanzata sono state archiviate dopo un’indagine che ha coinvolto il pm Enzo Bucarelli, recentemente trasferito al Tribunale civile di Genova. Durante l’interrogatorio condotto dal gup Luigi Iannelli e dalle procure Tiziana Siciliano e Giancarla Serafini, Bucarelli ha risposto alle domande degli avvocati delle tre parti coinvolte: la ragazza, il ministero della Giustizia e la presidenza del Consiglio.Le accuse contro Bucarelli riguardano la distruzione di prove documentali ritenute cruciali per l’inchiesta, ovvero due filmati a sfondo erotico, al fine di ostacolare le indagini e favorire l’indagato. Si sostiene inoltre che abbia fornito informazioni false alla persona offesa per indurla a ritirare la denuncia e risolvere la controversia in modo extragiudiziale. Dopo aver rinunciato all’interrogatorio con le procure milanesi competenti per i reati commessi o subiti dalle toghe torinesi, Bucarelli si è difeso con l’aiuto dell’avvocato Michele Galasso.L’udienza del processo abbreviato è stata rinviata al 4 dicembre, quando verrà presentata la requisitoria delle procure seguita dagli interventi delle parti civili e dalla difesa. La sentenza potrebbe richiedere una data successiva. Secondo l’avvocato Galasso, durante l’esame approfondito il dottor Bucarelli ha risposto in modo esauriente alle domande poste dal giudice. È emerso che non ha avvisato nessuno dell’imminente perquisizione, né l’avvocato del calciatore né i suoi rappresentanti o la società calcistica. La prova degli invii dei video intimi è stata cristallizzata in un verbale che incrimina direttamente l’indagato.