L’arresto di Cecilia Sala non è stato determinato come una reazione punitiva da parte dell’Iran nei confronti dell’Italia per l’arresto del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi su richiesta degli Stati Uniti. Questa chiara distinzione è stata sottolineata dalla portavoce del governo di Teheran, Fatemeh Mohajerani, che ha precisato che l’arresto di Sala non è in alcun modo legato ad altri eventi o questioni internazionali. La speranza espressa dalla portavoce è che la situazione di Cecilia Sala possa essere risolta positivamente e senza ulteriori complicazioni. Queste dichiarazioni confermano la volontà delle autorità iraniane di gestire la questione in modo separato e distaccato da altre controversie diplomatiche, dimostrando un approccio diplomatico e pragmatico alla risoluzione dei problemi. Sembra emergere quindi un clima di dialogo e cooperazione tra le parti coinvolte, auspicando una soluzione pacifica e rapida per garantire i diritti e la giustizia per tutti i soggetti coinvolti.
L’Iran smentisce legami punitivi con l’Italia per l’arresto di Cecilia Sala
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