23 ottobre 2024 – 12:45
Immagino già una vasta sala colma di tavoli da ping pong, ognuno dei partecipanti con un’espressione diversa: uno con una smorfia, un altro che fa il saltello e gli altri chissà cosa faranno. Sembra quasi la sceneggiatura perfetta per un film. Con straordinaria ironia, Tiziana Nasi, dirigente del Comitato Paralimpico da numerosi anni, racconta l’avventura che inizia domani e si protrarrà fino a domenica a Maizières-les-Metz ai Mondiali di tennis tavolo Parkinson, con più di 150 atleti partecipanti. Quando ha scoperto di avere il Parkinson? Due anni fa, in un giorno in cui tornava da una riunione noiosa ma non abbastanza da farla sentire stranita, giurando di non essere ubriaca alle 11:30 del mattino. Si disse: “C’è qualcosa che non va”. Dopo aver parlato con un neuropsichiatra e aver detto “Secondo me ho il Parkinson”, ricevette come risposta: “Non è possibile, non trema e non perde l’equilibrio”. Nonostante ciò insistette nell’eseguire l’esame al reparto di medicina nucleare delle Molinette e la diagnosi confermò la presenza della malattia di Parkinson.
