“La scena internazionale si presenta sempre più complessa, segnata da tensioni commerciali che sembrano minacciare l’integrazione europea ed esporre il nostro paese a un rischio di protezionismo a danno della nostra competitività e del benessere delle nostre aziende. Le politiche autarchiche, per quanto possano essere motivate da un senso di difesa dell’interesse nazionale, finiscono inevitabilmente col danneggiare settori che rappresentano un punto di forza della nostra economia, come quello del vino e dell’olio. Siamo chiamati a garantire la libera circolazione dei prodotti agricoli, non solo in Europa ma anche nei mercati internazionali, per preservare i vantaggi derivanti dall’integrazione commerciale e per continuare a esprimere il nostro ruolo di paese fortemente legato alla produzione e all’export di prodotti di eccellenza. Il settore del vino e dell’olio è un esempio emblematico della nostra capacità di innovazione, di qualità e di sostenibilità e la sua rilevanza economica non dovrebbe essere sottovalutata. Pertanto, auspico che le istituzioni europee e nazionali si muovano per evitare un’escalation protezionistica che potrebbe avere conseguenze negative a catena.”
L’Italia contro i dazi: il vino e l’olio in prima linea nella difesa dell’integrazione commerciale
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