Il quadro occupazionale italiano è in continua evoluzione, mostrando una crescita significativa delle posizioni di lavoro rispetto al momento precedente la pandemia, ovvero dicembre 2019. L’analisi approfondita dell’Osservatorio Inps sul mercato del lavoro rivela un aumento netto di 1.958.871 unità nel corso dei cinque anni successivi, con un ruolo preminente delle posizioni a tempo indeterminato, che totalizzano quasi i tre quarti (1.430.000) dell’incremento complessivo. Questa crescita è il diretto risultato del potenziamento della domanda di forza lavoro nel settore delle costruzioni, con un surplus netto di 371.383 contratti rispetto al 2019. Il commercio non è da meno, con 292.366 nuove posizioni, mentre il terzo pilastro dell’aumento occupazionale è rappresentato dal settore dell’alloggio e della ristorazione, che ha registrato un incremento di 247.120 unità nel corso dello stesso periodo. Il ruolo dei tre settori sopra menzionati non si limita a trainare la crescita generale, ma assume anche una rilevanza determinante rispetto al totale complessivo, con un peso complessivo di oltre il 46%.
L’Italia torna a lavorare: costruzioni, commercio e alloggio fanno da traino.
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