L’OPEC, l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio, ha recentemente riveduto le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio per i prossimi anni. In particolare, si è deciso di ridurre le stime per il 2025 e il 2026, a causa dell’impatto dei dazi messi in atto dal presidente statunitense Donald Trump.Le nuove stime prevedono una domanda inferiore di circa 100.000 barili al giorno rispetto alle previsioni precedenti sia per quest’anno che per il prossimo. Questo taglio è dovuto in gran parte all’aumento della produzione di gas naturale negli Stati Uniti, che ha ridotto la domanda di petrolio.Tuttavia, non sono solo i dazi a influenzare le stime dell’OPEC. La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto significativo sulla domanda globale di petrolio, poiché molti paesi hanno messo in atto misure di contenimento del virus che hanno limitato la produzione e il consumo di petrolio.Inoltre, le politiche ambientali sempre più restrittive stanno incentivando i consumatori a scegliere fonti di energia rinnovabile. Ciò ha portato a un aumento della domanda di biocarburanti e di altre forme di combustibile sostenibile.Nonostante questi fattori, l’OPEC è ancora ottimista sul futuro del petrolio. Secondo gli esperti dell’organizzazione, la domanda globale di petrolio continuerà a crescere nel prossimo futuro, anche se a un ritmo più lento rispetto in passato.L’OPEC si aspetta che la domanda di petrolio aumenti del 10% entro il 2025 e del 15% entro il 2026. Tuttavia, questi obiettivi potrebbero essere influenzati dalle politiche energetiche dei paesi produttori e dai cambiamenti nel mercato globale.In conclusione, le nuove stime dell’OPEC riflettono la complessità del mercato petrolifero. La domanda di petrolio è soggetta a diversi fattori, tra cui l’economia, la politica e il clima. Nonostante i cambiamenti nel mercato globale, l’OPEC è ancora convinta che il petrolio continuerà a essere una fonte energetica fondamentale per molti anni a venire.
L’OPEC riduce le previsioni di domanda petrolifera in virtù delle misure commerciali di Trump.
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