L’opera di Italo Rota vive nel ricordo, un genio dell’architettura che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo creativo.

Date:

06 aprile 2024 – 19:11

L’architettura moderna ha perso uno dei suoi grandi maestri con la scomparsa di Italo Rota, avvenuta nella sua amata Milano, città che lo ha visto nascere nel lontano 1953. La notizia è stata confermata dal presidente della Triennale Milano, Stefano Boeri, il quale ha annunciato che la camera ardente verrà allestita proprio presso la Triennale, considerata da Rota come la sua casa spirituale.Italo Rota è stato una figura di spicco nel panorama architettonico italiano, caratterizzato da un approccio poliedrico e innovativo. Dopo essersi laureato al Politecnico di Milano nel 1982 e aver maturato esperienza presso i prestigiosi studi di Franco Albini e Vittorio Gregotti, Rota si trasferì a Parigi alla fine degli anni Ottanta. Qui realizzò importanti progetti come la ristrutturazione del Museo d’Arte Moderna al Centre Pompidou in collaborazione con Gae Aulenti e l’illuminazione della cattedrale Notre Dame lungo le sponde della Senna.Il ritorno in Italia segnò una nuova fase creativa per Italo Rota, il cui studio milanese si distinse per progetti all’avanguardia che spaziavano dal masterplan al design di prodotto. La scelta di materiali innovativi e la ricerca sulla luce divennero tratti distintivi delle sue opere, tra cui spiccano la promenade del Foro Italico a Palermo (premiata con la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per gli Spazi Pubblici nel 2006) e il Museo del Novecento nel suggestivo Palazzo dell’Arengario in Piazza Duomo a Milano (inaugurato nel 2010).Oltre ai successi nazionali, Italo Rota lascia un’impronta significativa anche a livello internazionale con progetti come la Casa Italiana alla Columbia University di New York (1997), il Tempio Indù a Mumbai (2009) e il Chameleon Club presso l’hotel Byblos a Dubai (2011). La sua visione sofisticata e originale ha contribuito in modo indelebile alla cultura italiana degli ultimi decenni, lasciando un vuoto difficile da colmare.La perdita di Italo Rota viene sentita profondamente non solo nell’ambito professionale ma anche personale: un amico prezioso dotato di un pensiero inaspettato che ha arricchito il panorama culturale italiano. Il suo spirito creativo vivrà nei cuori di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere e apprezzare il suo lavoro straordinario.

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