Nel cuore di Milano, il Teatro alla Scala ha accolto una commedia musicale che mette sotto la lente d’ingrandimento il mondo dell’opera seria in un periodo di grande trasformazione. La scelta della compagnia è caduta su “L’opera seria” di Florian Leopold Gassmann, compositore austriaco vissuto tra il XVIII e XIX secolo e predecessore del celebre Antonio Salieri come Maestro di Cappella a Vienna. Questo lavoro musicale, composto nel 1769, è un ottimo esempio di quanto fosse necessaria una riforma radicale dell’opera seria, stile che era appena stato lanciato da Christoph Willibald Gluck in pieno illuminismo.Gassmann si ispirò sicuramente alla grande opera “Orfeo ed Euridice” creata dal celebre compositore tedesco nel 1762 ma la sua composizione, nonostante il titolo di Opera Seria lo indichi, è un’opera in stile buffo. E non solo perché il suo autore aveva cercato di ridurre gli esagerati virtuosismi dei cantanti e gli orpelli della trama, introducendo così il razionalismo nella rappresentazione teatrale. La serata, diretta da Christophe Rousset, ha visto la partecipazione dell’ensemble “Les Talens Lyriques”, fondato dal maestro francese in grado di suonare strumenti d’epoca con grande precisione.La regia firmata da Laurent Pelly è stata un vero e proprio spunto per la comicità, con costumi a dir poco esilaranti. La recensione del quotidiano “La Stampa” descrive come in alcuni siparietti (che forse sono stati sopravvalutati) si sia sentita maggiormente l’ironia della storia piuttosto che la musica di Gassmann.Dopo otto minuti d’applausi, il pubblico ha dimostrato di apprezzare questa rievocazione del passato. Ma non solo! Tutti i partecipanti al palco sono stati applauditi: conduzione e regia, come da tradizione italiana ma anche il cast di cantanti che hanno recitato con grande professionalità.Mattia Olivieri nel ruolo del librettista Delirio, Giovanni Sala in quello del compositore Sospiro, Josh Lovell nella parte della star dello spettacolo Ritornello, Julie Fuchs come la prima cantante Stonatrilla e le sue due rivali Smorfiosa (Andrea Carroll) e Porporina (Serena Gamberoni), hanno tutte dimostrato una loro forte personalità interpretativa.Il pubblico ha inoltre applaudito l’impresario, che nella scena finale era stato sbeffeggiato dal pubblico.
L’opera seria di Gassmann sulla ribalta della Scala: un viaggio nel passato con il gusto del teatro contemporaneo
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