“L’orto didattico di Rita Tieppo: una rivoluzione educativa per bambini consapevoli e sostenibili”

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25 settembre 2024 – 03:45

Nel 2004, presso la scuola dell’infanzia Gabbianella di Moncalieri, situata poco fuori da Torino, ebbe inizio un’innovativa iniziativa che avrebbe portato a una vera e propria rivoluzione educativa. Fu l’insegnante Rita Tieppo a dare il via a questo progetto visionario: l’idea di creare un orto all’interno della scuola. Così, nel cortile retrostante l’istituto, cominciarono a germogliare insalate, pomodori e basilico. Col passare del tempo, Carlo Petrini raccontò questa esperienza sulle pagine di un noto quotidiano nazionale sottolineando come se tutte le scuole italiane avessero seguito questo esempio avremmo potuto contribuire significativamente alla risoluzione di alcune problematiche globali legate all’ambiente e alla sostenibilità.L’iniziativa dell’orto didattico si diffuse rapidamente in tutta Italia negli anni successivi e Rita Tieppo, ora in pensione dopo ben 42 anni dedicati all’insegnamento, non può che essere orgogliosa dei risultati ottenuti. Fondamentale è stato il concetto di apprendimento cooperativo attraverso la pratica collettiva e partecipata dell’orticoltura: i bambini dell’asilo non solo simularono ma effettivamente lavorarono come veri contadini zappando e innaffiando la terra con impegno e dedizione.Gli orti didattici non sono stati solo luoghi dove crescevano frutti e verdure ma hanno rappresentato una vera filosofia contrapposta alla cultura del cibo spazzatura dominante nella società contemporanea. Attraverso queste attività i giovani studenti hanno imparato ad apprezzare i tempi della natura e ad avere rispetto per essa. Le famiglie sono state coinvolte attivamente in questo progetto educativo: quando sembrava mancare la forza per andare avanti, genitori e nonni si mobilitavano per garantire il proseguimento delle attività.I prodotti dell’orto venivano trasformati dagli stessi bambini in laboratori culinari: il basilico diventava pesto profumato mentre i pomodori si trasformavano in gustoso sugo. In questo modo i piccoli hanno imparato a gustare il sapore autentico del chilometro zero, comprendendo l’importanza di una dieta sana e sostenibile. Rita Tieppo conclude con emozione che tramite queste azioni quotidiane si è riusciti a trasmettere ai bambini valori fondamentali come il rispetto per il pianeta, contribuendo così a formare generazioni consapevoli ed ecologicamente responsabili.

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