Luca Barbareschi, protagonista di un nuovo show televisivo, sfida ogni ostacolo con determinazione e passione.

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14 gennaio 2024 – 21:14

Luca Barbareschi, un personaggio graffiante e istrionico, si trova nel suo grande studio allestito come un loft newyorkese. Le pareti sono adornate dai ritratti dei suoi idoli: Grace Jones, Andy Warhol e Jimi Hendrix. Ricorda con nostalgia quei tempi in cui si poteva dire liberamente ciò che si voleva, senza la censura della “cancel culture” o il politically correct. Era possibile leggere opere come le Metamorfosi di Ovidio, mentre oggi sono vietate nelle università americane. Ma cosa potrà fare una generazione che cresce in questo modo?Ecco da dove riparte il suo viaggio con “In Barba a tutto”, la seconda stagione del talk show Rai Cultura realizzato da Verve Media Company, che lo riporterà su Rai3 per sei domeniche in seconda serata a partire dal 14 gennaio. Promette uno spazio di serenità in cui è libero di parlare di ciò che vuole e come vuole. La prima puntata affronterà il tema dell’Intelligenza Artificiale e dell’estetica, con ospiti speciali come Serena Rossi, Vera Gemma e il cantante Andrea Settembre.Durante le registrazioni negli Studi Fabrizio Frizzi, Luca Barbareschi scherza sul fatto di avere scelto lo Spirito Santo come concorrente al posto del Papa (riferendosi a Fabio Fazio) e non risparmia commenti ironici come quello sul “pandoro-gate”, dichiarando di stare dalla parte del panettone. Non manca nemmeno una riflessione sullo scenario internazionale, sottolineando che se si sostituisce Dio con un dollaro in un luogo di culto, allora c’è un problema.Ma quando le telecamere si spengono, Luca Barbareschi si apre e confessa il suo desiderio di tornare in televisione. Non sa cosa gli piaccia fare di più: produrre film come quelli di Polansky, dirigere o recitare. La televisione gli ha dato tanto, non solo con programmi pop come “Il grande bluff”, ma anche con le 1470 puntate di “C’eravamo tanto amati”. Ammira artisti come Fiorello, Amadeus e Virginia Raffaele. Per Checco Zalone sarebbe disposto a tutto e nonostante il tempo trascorso, l’emozione è ancora presente prima delle registrazioni.Passando ai temi “caldi”, Luca Barbareschi esprime la sua opinione sulla politica. Critica Grillo per la sua enorme hybris e la mancanza di conoscenza dei Greci che insegnano che dopo l’hybris arriva la nemesi. Tuttavia, decide di non invitare politici nel suo programma perché non vuole parlare né di politica né dei partiti. Non è un politico, ma un portatore di idee. Non lo affascina l’idea del potere.Luca Barbareschi preferisce invitare persone che possano arricchirlo come scienziati e artisti. Fa riferimento a Kevin Spacey, raccontando che avrebbe voluto lavorare con lui nel film “The Penitent”, ma a causa degli scandali sessuali nessuno dei colleghi era disposto a farlo. Tuttavia, crede che Spacey avrebbe fatto un lavoro migliore di lui e sottolinea che ora è stato assolto.Cosa Barbareschi non potrà mai fare a meno? Il teatro. Afferma che il teatro permette di essere qualcun altro ogni sera. L’Eliseo, il suo teatro a Roma, è aperto per ospitare convention e seminari, ma per realizzare una stagione di spettacoli ha bisogno di finanziamenti. Nonostante le notizie sui possibili finanziamenti dalla Regione Lazio, continua a leggere solo annunci sui giornali e invita chiunque voglia aiutarlo a concentrarsi sul teatro italiano e a creare un piano industriale per promuoverlo.

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