Lunedì nero sui mercati finanziari globali: Borse in rosso, timori di recessione e fuga dal rischio.

Il clima di tensione sui mercati finanziari globali prosegue anche in questa giornata, con il lunedì nero che si abbatte sulle Borse di tutto il mondo in attesa dell’apertura di Wall Street. I future indicano un andamento drammatico, con l’indice Stoxx 600 che arretra del 3,2%, segnando una delle peggiori sedute per i listini europei degli ultimi due anni.Le principali piazze finanziarie europee sono tutte in rosso: Milano cede il 3,7%, seguita da Madrid (-3,3%), Parigi (-3,3%), Londra (-2,9%) e Francoforte (-2,7%). Nel frattempo, i future sul Nasdaq perdono il 5,6% e quelli sull’SeP 500 il 4,1%.I timori di una possibile recessione economica negli Stati Uniti, il rischio di una bolla nel settore tecnologico e il crollo della Borsa di Tokyo a causa del rialzo dello yen stanno mettendo in allarme gli investitori. La fuga dal rischio è massiccia e la corsa al sicuro della valuta giapponese sta portando alla chiusura delle posizioni del carry trade.L’indice Vix della volatilità a Wall Street ha raggiunto livelli massimi dal 2020 a causa delle turbolenze sui mercati e dei timori legati alla possibilità di una recessione imminente. Si ipotizza un intervento d’emergenza della Fed con un taglio dei tassi fino a 100 punti base entro novembre. Il dollaro sta subendo pesanti perdite, scendendo del 3% contro lo yen e dello 0,8% contro l’euro.Anche l’oro registra un calo del 1,4% a 2.373 dollari mentre il petrolio scende quasi del 2%, nonostante le tensioni geopolitiche in Medio Oriente. Al contrario, i bond continuano a resistere con i rendimenti dei titoli di Stato in diminuzione. Il Btp italiano cede due punti base al 3,61%, vedendo lo spread con il Bund ampliarsi di 8 punti arrivando a quota 152.A Piazza Affari le vendite colpiscono aziende come Nexi (-7,2%), Saipem (-6,4%), Mps (-6%), Stm (-5,9%) e Tim (-5,3%). Anche nel pre-market di Wall Street si registrano forti ribassi per giganti come Nvidia, Apple e Tesla che perdono oltre il 7%.