L’Ungheria chiede opt-out dall’UE per rafforzare il controllo sulla migrazione

L’Ungheria si trova attualmente di fronte alla necessità di rafforzare il controllo nazionale sulla migrazione come unica opzione per proteggere i propri confini e contrastare l’immigrazione clandestina. A tal fine, il ministro ungherese per gli Affari europei, Janos Boka, ha inviato una lettera alla commissaria europea per gli Affari Interni, Ylva Johansson, chiedendo un opt-out dall’acquis dell’Unione europea in materia di asilo e migrazione. Tale richiesta è supportata anche dai Paesi Bassi.Nella missiva si sottolinea l’impegno dell’Ungheria nello Spazio Schengen, nonostante le sfide create dai controlli alle frontiere interne introdotti a causa della migrazione illegale e delle minacce alla sicurezza. Questo contesto ha portato a una frammentazione dello Spazio Schengen, evidenziando la necessità di rafforzare le misure di controllo e sicurezza a livello nazionale.L’Ungheria si pone dunque come difensore della sovranità nazionale in materia migratoria, cercando soluzioni che possano garantire una gestione efficace dei flussi migratori senza compromettere la sicurezza del paese. La richiesta di un opt-out dall’acquis dell’UE riflette la volontà dell’Ungheria di avere maggiore autonomia decisionale in questo ambito cruciale per la stabilità e la sicurezza del paese.In un contesto europeo sempre più complesso e caratterizzato da sfide migratorie in continua evoluzione, l’Ungheria si posiziona come uno dei protagonisti nel dibattito sul futuro dell’asilo e della migrazione nell’UE. La lettera inviata al commissario europeo testimonia la determinazione del governo ungherese nel difendere i propri interessi nazionali e trovare soluzioni sostenibili ai problemi legati alla migrazione.