Il Consiglio Valle ha aperto i suoi lavori in memoria di Massimo Lévêque, figura di spicco come assessore tecnico al bilancio e finanze durante la decima legislatura dal 1993 al 1997, scomparso ieri a causa di un malore improvviso.Il presidente Alberto Bertin, a nome dell’Assemblea regionale, ha sottolineato: “La Valle d’Aosta perde un esperto studioso delle dinamiche economiche locali. Un economista che ha dedicato la propria esperienza e visione al servizio della comunità, sia come assessore che nei vari ruoli ricoperti lungo la sua carriera professionale”.Renzo Testolin, presidente della Regione, ha definito questo momento come doloroso per la Valle d’Aosta. Lévêque era un individuo universalmente riconosciuto per la sua validità e competenza, un uomo che arricchiva il patrimonio culturale e umano della regione, con una profonda dedizione alla collettività in cui viveva.I consiglieri dei diversi gruppi consiliari hanno espresso le proprie condoglianze alla moglie Maria Cristina, al figlio Philippe, al fratello Alessandro e all’intera famiglia del defunto.Paolo Sammaritani della Lega Vda ha descritto Lévêque come una persona competente e brillante in materia economica ma anche come un conversatore piacevole capace di discutere con intelligenza su qualsiasi argomento, contribuendo sagacemente alla comunità locale.Aldo Di Marco di Pla ha evidenziato che Massimo Lévêque è stato un uomo delle istituzioni che ha saputo portare la propria competenza in diversi settori operativi e ruoli ricoperti con attenzione e preparazione.Stefano Aggravi di Rassemblement Valdôtain ha ricordato il professor Lévêque come colui che ha guidato Finaosta in momenti difficili con grande senso di responsabilità verso l’ente da lui diretto.Pierluigi Marquis di Fi lo ha descritto come una persona garbata e colta, con una profonda conoscenza della regione e convinto autonomista focalizzato sulla gestione responsabile più che sulla mera rivendicazione dell’autonomia regionale.L’assessore Luciano Caveri (Union Valdôtaine) lo ha ricordato come parte del gruppo dei ‘baby boomer degli anni ’50’, uno dei più intelligenti e attivo nel panorama politico insieme a César Dujany.Andrea Padovani (Fp-Pd) lo ha definito come un uomo che metteva le proprie competenze al servizio della comunità senza esitare ad esprimere critiche costruttive sul futuro della Valle d’Aosta.Chiara Minelli del Pcp ha sottolineato l’enorme dolore provocato dalla dipartita così improvvisa di Massimo Lévêque.
Lutto nella Valle d’Aosta per la scomparsa di Massimo Lévêque, figura di spicco dell’economia locale.
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