10 aprile 2024 – 01:34
Ogni militante non è solo un numero, ma una storia da raccontare. Questo è il concetto più gentile che si possa trarre dall’affermazione iniziale. Al contrario, i critici sostengono che ogni consigliere regionale che ha deciso di sostenere Michele Emiliano dal 2020 abbia ottenuto un incarico di rilievo all’interno della maggioranza. Questo potrebbe spiegare solo in parte percheeacute; le voci su un possibile ritiro degli assessori dalla giunta regionale stiano diminuendo, nonostante le minacce accese di Giuseppe Conte. Proprio ieri Conte ha contattato l’assessore Rosa Barone, colei che detiene la quota più significativa del pacchetto azionario derivante dall’accordo del 2020: responsabile del Welfare. La lotta alla povertà, l’assistenza ai più bisognosi e la lotta contro le violenze di genere sono sempre stati punti cardine del movimento. Continuare a investire in questi settori è una mossa che i membri del Movimento 5 Stelle vogliono portare avanti. Tra tutti, sembra essere Grazia Di Bari la più favorita da Emiliano, una consigliera itinerante con delega alla Cultura. La sua ultima missione in Cina ha suscitato molte domande su cosa c’entri esattamente con la promozione degli eventi, considerando che c’è già un assessore al Turismo chiamato Gianfranco Lopane. Resta da vedere se Marco Galante, attuale capogruppo in Consiglio, ricorda come trattava il governatore nel 2019: forse se avesse saputo prima avrebbe richiesto la convocazione della commissione sanità, dove latita da anni, invece di essere presente allo stand del Consiglio regionale solo durante la settimana della Fiera del Levante. È comprensibile che dedicarsi alla sanità solo sette giorni all’anno abbia comportato alcune lacune: ad esempio gli investimenti previsti per la medicina territoriale non sono stati di 400 milioni come previsto dal Piano di riordino, ma si sono ridotti a soli 60 milioni poich praticamente non sono stati spesi.
