Manifestazioni antigovernative in Kenya: tensione e violenza dilagano nelle città, richieste di riforme e dialogo per una soluzione pacifica.

Le manifestazioni antigovernative in Kenya stanno infiammando non solo la capitale Nairobi, dove le forze dell’ordine cercano di disperdere i manifestanti e proteggere il palazzo presidenziale, ma anche nelle altre città come Mombasa e Migori, dove si sono verificati scontri violenti con la polizia che ha fatto uso di proiettili veri contro la folla.Secondo quanto riportato dalla commissione nazionale per i diritti umani del Kenya (Knhrc), ci sono diverse vittime a seguito delle proteste. Da martedì fino ad oggi, l’organizzazione non governativa ha registrato 23 morti e 165 persone ferite gravemente ricoverate presso l’Ospedale Kenyatta di Nairobi.La situazione nel Paese è estremamente tesa e l’escalation della violenza preoccupa sia le autorità locali che la comunità internazionale. Le richieste dei manifestanti riguardano principalmente riforme politiche ed economiche per garantire una maggiore equità e giustizia sociale in un contesto segnato da profonde disuguaglianze e corruzione diffusa.Il governo keniota è chiamato a rispondere alle legittime preoccupazioni della popolazione e ad avviare un dialogo costruttivo per trovare soluzioni pacifiche ai problemi del Paese. È fondamentale garantire il rispetto dei diritti umani durante le operazioni di mantenimento dell’ordine e evitare ulteriori perdite di vite umane.L’Unione Africana e altri attori regionali devono monitorare da vicino la situazione in Kenya e offrire il loro sostegno per favorire una risoluzione pacifica della crisi attuale. Solo attraverso il dialogo inclusivo e il rispetto reciproco sarà possibile superare le divisioni interne e costruire un futuro migliore per tutti i cittadini kenyoti.