Manifestazioni di dissenso e dialogo: l’importanza della riforma nel settore della giustizia

Le manifestazioni di dissenso sono una forma legittima di espressione, tuttavia mi preoccupa l’atteggiamento dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) che sembra considerare ogni proposta di riforma nel settore della giustizia come un evento catastrofico da condannare senza appello. Questo è quanto ha dichiarato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni prima di imbarcarsi sull’Amerigo Vespucci a Gedda.Ritengo che tale posizione non sia vantaggiosa nemmeno per i magistrati stessi, poiché il dialogo e il confronto sono essenziali per trovare punti d’incontro costruttivi. È importante ricordare che l’articolo 49 della Costituzione italiana sancisce il diritto dei cittadini ad associarsi in partiti politici al fine di partecipare in modo democratico alla determinazione delle scelte politiche nazionali. Questo implica che i cittadini si organizzano in partiti, esprimono il loro voto e contribuiscono a definire l’indirizzo della politica.Ciò che stiamo facendo è perfettamente in linea con i principi costituzionali, i quali non vietano affatto la possibilità di riformare il sistema giudiziario. La democrazia si fonda sulla capacità di ascoltare le diverse opinioni e lavorare insieme per migliorare le istituzioni, compresa quella della giustizia.