Il leader iraniano Ali Khamenei ha lanciato un appello durante il pellegrinaggio dell’Hajj per organizzare manifestazioni politiche contro ciò che definisce “pagani”, rivolgendosi esplicitamente a Israele e agli Stati Uniti. Queste iniziative politiche sono state proibite negli ultimi anni dal governo saudita, che le considera inappropriati durante un evento religioso così importante. Tuttavia, questa mattina un gruppo di pellegrini provenienti dall’Iran ha tenuto delle manifestazioni nel deserto di Arafat in Arabia Saudita, gridando slogan anti-Israele e anti-Stati Uniti, definendoli nemici di Dio e invitando tutti i Paesi a interrompere qualsiasi tipo di rapporto con lo Stato ebraico.Khamenei ha sottolineato l’importanza di rinnegare le manifestazioni dei cosiddetti “pagani” quest’anno, soprattutto alla luce delle tragedie che si stanno verificando a Gaza. Ha esortato tutti i governi e le nazioni del mondo a esercitare pressione sui responsabili israeliani e sui loro sostenitori, affincheeacute; venga garantita giustizia per la popolazione palestinese. La retorica del leader iraniano riflette una posizione decisa contro Israele e gli Stati Uniti, accusandoli di essere complici nelle sofferenze del popolo palestinese e chiedendo azioni concrete per porre fine all’oppressione.Le tensioni geopolitiche tra Iran, Arabia Saudita, Israele e gli Stati Uniti si riflettono anche durante eventi religiosi come l’Hajj, evidenziando le profonde divisioni ideologiche ed economiche che caratterizzano la regione del Medio Oriente. Le manifestazioni politiche durante pellegrinaggi religiosi rappresentano un punto di conflitto tra diversi attori regionali, mettendo in luce la complessità delle relazioni internazionali nella regione.
Manifestazioni politiche durante l’Hajj: tensioni geopolitiche nel Medio Oriente
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