“Manifestazioni violente a La Sapienza: la pericolosa escalation dei conflitti in Italia”

Date:

17 aprile 2024 – 09:59

Le manifestazioni avvenute ieri pomeriggio all’università La Sapienza di Roma potrebbero essere solo l’inizio di una serie di eventi tumultuosi che potrebbero verificarsi nelle prossime settimane in Italia. I gruppi che rifiutano le decisioni delle istituzioni e si lanciano nella protesta stanno diventando una presenza sempre più pericolosa, mentre i rettori che cedono alle loro richieste stanno creando precedenti rischiosi, dando loro la sensazione di poter ottenere tutto ciò che desiderano. In questo contesto, sono ancora una volta gli agenti di polizia a subire le conseguenze. A Roma hanno dovuto prima impedire un assalto al rettorato de La Sapienza e successivamente fermare un tentativo di assalto alla stazione di polizia: scene vergognose che hanno portato a diversi agenti feriti, tra cui un dirigente attaccato con calci e pugni.Quanto accaduto è inaccettabile in una società democratica: aggressioni gratuite che si ripetono quotidianamente, ogni tre ore, ai danni delle forze dell’ordine solo percheeacute; chi le compie sa di poter agire impunemente. Questo sta trasformando tutte le manifestazioni, indipendentemente dalle motivazioni alla base, in occasioni per sfogare violenza inaudita. Esprimiamo piena solidarietà ai colleghi feriti e ribadiamo che la situazione è insostenibile: i poliziotti sono esausti di dover affrontare queste orde barbariche mascherate da studenti pacifici e disarmati.Gli operatori in divisa devono essere rispettati e protetti; chiunque partecipi a una manifestazione deve mantenere rigorosamente la distanza dai servitori della comunità, evitando qualsiasi forma di violenza nei loro confronti. Purtroppo, molte delle proteste organizzate dai collettivi e dai centri sociali ultimamente sembrano avere come unico obiettivo provocare scontri con le forze dell’ordine. Queste persone che si travestono da manifestanti cercano solo di alimentare tensione e caos per fini poco chiari.Gli eventi de La Sapienza sono estremamente gravi e dimostrano che i collettivi vogliono intensificare il conflitto: non solo si sono verificati episodi deplorevoli all’interno dell’università ma c’è stato anche un tentativo di attaccare una stazione di polizia. Il nostro Paese è basato sul rispetto dello Stato di diritto e delle regole stabilite; se si desidera cambiarle bisogna seguire i processi democratici. Tuttavia, i collettivi sembrano rifiutare ogni forma di dialogo democratico e preferiscono ricorrere alla violenza come unica modalità comunicativa.

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