Marco Risi, L’orizzonte incerto e il ricordo lontano di mio padre

Date:

12 gennaio 2024 – 19:45

Mi dispiace che non abbia avuto l’opportunità di visionare i miei più recenti progetti cinematografici.

Durante il Torino Film Festival, Marco Risi ha presentato il suo ultimo film, “Il punto di rugiada”, in cui si percepisce una grande nostalgia per suo padre. Marco Risi dichiara che gli manca tutto di lui, soprattutto il fatto che non abbia potuto vedere i suoi ultimi lavori. Il film, distribuito da Fandango e disponibile nelle sale dal 18 gennaio, è intriso di riferimenti diretti e indiretti al padre di Risi e a quel mondo ormai scomparso insieme a lui.La trama del film si svolge in una ricca casa di riposo, dove si incontrano due ragazzi in difficoltà e un gruppo di anziani. I primi sono lì per scontare un anno di lavori socialmente utili, mentre i secondi cercano di godersi al meglio ciò che resta loro della vita, circondati da ogni tipo di comfort. La casa di riposo Villa Bianca diventa così l’ambientazione principale del film diretto da Marco Risi.I protagonisti sono Carlo (interpretato da Alessandro Fella), un ragazzo viziato colpevole di aver causato un grave incidente d’auto durante una notte ubriaca che ha lasciato segni sulla ragazza che era con lui nell’auto, e Manuel (interpretato da Roberto Gudese), un simpatico spacciatore colto sul fatto. Entrambi i giovani vengono confinati nella casa di riposo Villa Bianca e affidati all’assistente Luisa (interpretata da Lucia Rossi), che lavora da anni in quella struttura.Tra gli ospiti della villa ci sono Pietro (interpretato dall’ottantaduenne Eros Pagni), un colonnello che sembra non aver avuto un buon rapporto con il figlio; Dino Rimoldi (interpretato da Massimo De Francovich, 86 anni), un ex fotografo che desidera ardentemente la morte e che, non a caso, ha lo stesso cognome di Risi; Federico (interpretato da Luigi Diberti), un poeta sempre più distante da se stesso; e infine Antonella (interpretata da Erika Blank), una vivace ospite piena di energia nonostante l’età avanzata.Il cortocircuito tra chi ha tutta la vita davanti e chi invece ne ha poco è al centro della trama del film. Marco Risi afferma che “Il punto di rugiada” racconta molto di lui e del libro che ha scritto sul rapporto con suo padre. Il regista sottolinea l’incontro tra questi due mondi, spesso incompatibili ma allo stesso tempo affascinanti.Risi confessa di aver pensato a questo film sugli anziani per circa tredici anni, nel corso dei quali è diventato egli stesso parte di quella categoria. Durante questo periodo, è nata anche l’idea di scrivere un libro legato al rapporto con suo padre intitolato “Forte respiro rapido”. Alla fine, nel 2019, insieme a Riccardo de Torrebruna e Francesco Frangipane si sono ritirati nella casa del Circeo e hanno finalmente trovato una scaletta convincente per il film.Un tema importante affrontato nel film è il libero arbitrio quando si è anziani o malati e si sceglie la strada dell’eutanasia, come nel caso del personaggio di Dino Rimoldi. Marco Risi si dichiara assolutamente favorevole all’eutanasia e ha detto ai suoi cari: “Se dovessi perdere le mie facoltà mentali, sopprimetemi!”.Nel cast del film compaiono anche Elena Cotta, Maurizio Micheli, Valerio Binasco e Ariella Reggio. Infine, il titolo del film fa riferimento alla temperatura di rugiada, ovvero la temperatura a cui l’aria deve raffreddarsi affinché il vapore acqueo inizi a condensare.

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