Mare di candidature per le supplenze: un incubo gestionale per le scuole.

Date:

24 settembre 2024 – 20:45

Le scuole sono sommerse da una marea di candidature per le supplenze, un’onda che travolge dirigenti e segreterie scolastiche, costringendoli a dedicare intere giornate alla selezione dei sostituti. La preside Letizia Adduci del Gozzi Olivetti parla di un vero e proprio incubo gestionale, una pioggia incessante di domande da esaminare una per una. È solo l’inizio dell’anno scolastico e già le risorse umane delle istituzioni educative sono allo stremo.La causa di questa situazione critica è l’introduzione di un nuovo sistema per le supplenze brevi, imposto da un’ordinanza ministeriale che ha abolito le Mad in favore degli interpelli. Questi annunci pubblicati online consentono a chiunque, proveniente da qualsiasi regione, di rispondere alle chiamate per supplenze dell’ultimo momento. Un cambiamento mirato a garantire maggiore trasparenza ma che ha generato complicazioni burocratiche e logistiche enormi.Le segreterie scolastiche si trovano ad affrontare un carico di lavoro insostenibile: per pochi posti vacanti si registrano centinaia di candidature da analizzare attentamente, richiedendo tempi lunghi e risorse considerevoli. Antonietta Nusco dell’istituto Pertini racconta con preoccupazione la difficoltà nel gestire il flusso continuo di domande, sottolineando la necessità di procedere con estrema cura in ogni fase del reclutamento.Il reclutamento degli insegnanti si è trasformato in una sfida complessa: tra candidati non qualificati e processi burocratici intricati, i presidi devono affrontare una vera e propria emergenza gestionale. Paola De Faveri della Uil denuncia la presenza di aspiranti docenti improvvisati che sovraccaricano il sistema educativo con richieste non sempre adeguate alla realtà delle scuole.In questo contesto caotico e stressante, le istituzioni scolastiche si trovano ad operare in condizioni precarie, cercando disperatamente soluzioni per fronteggiare l’eccessivo numero di candidature e garantire la continuità didattica all’interno delle classi.

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